Accellerare iter dei tagli delle locazioni pubbliche si può

Il Gruppo consiliare M5Stelle Trentino ha depositato un’interrogazione, di seguito riportata integralmente, con la quale si propone di sollecitare il processo di ridimensionamento delle locazioni passive dell’Amministrazione provinciale. Si suggerisce di provvedere all’applicazione dell’art 2-bis , frutto di un emendamento della Legge 137/2013 ottenuto dal portavoce al Parlamento Riccardo Fraccaro, che permette di snellire tempi e tagliare i costi degli affitti provinciali in modo importante.

Il processo di razionalizzazione delle spese pubbliche sancito dalla Spending Review voluta dal Governo tecnico del Prof. Monti (cfr. legge 94/2012 e legge 135/2012), aspetto oramai sostanziale della politica economica statale che connota gli anni più recenti, ha avuto molteplici interventi normativi nonché riflessi interpretativi non solo nell’ambito degli acquisti effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni ma soprattutto nella revisione dei costi in termini di contenimento e significativa riduzione. Anche la nostra Provincia allineandosi alla legge nazionale, ha avviato il proprio processo di revisione dei costi e contenimento delle spese, all’interno del quale si inserisce l’iter di riorganizzazione di tutti gli spazi in uso proprio, partito nel 2010 con la LP n.27/2010 e tutt’ora in atto: tale processo, tenendo come parametro di riferimento la superficie netta media di ufficio procapite pari a 12,5 mq, ha l’obbiettivo di ridurre gli spazi di circa il 25% (delibera n. 2432/2011). La delibera n. 1696/2012 ha individuato poi un arco temporale di 10 anni per raggiungere la riduzione delle locazioni unitamente al proponimento di realizzare nuovi edifici e dismettere parallelamente immobili in proprietà reputati non più idonei. L’art. 4 bis della Legge 27/2010 sancisce che per quanto riguarda le locazioni si può procedere unicamente a rinnovi di contratti o nuovi affitti solo si tratta di acquisire nuovi locali in sostituzioni di altri già in uso a condizioni più vantaggiose: è il caso del passaggio al palazzo Itas di Via Mantova e all’immobile ex Cassa Malati che hanno permesso di dismettere 9 immobili e chiudere 17 contratti portando un risparmio importante. E ‘ stata altresì avviata la rinegoziazione di diversi immobili, già chiusa per 4 contratti relativi all’immobile in locazione Centro Nord 1di via Guardini, apportando un risparmio del 24% circa (220 mila euro). Nell’ambito dei fatti più recenti, particolare attenzione va assegnata alla bocciatura, in sede di Prima Commissione, del ddl n. 12 del Consigliere Zanon che sinteticamente prevedeva la riduzione del 15% dei canoni di affitto in locazione passiva alla PAT troppo onerosi rispetto alla situazione economica attuale e dunque fuori mercato. L’assessore Gilmozzi, nell’esprimere il suo parere negativo al ddl, ha affermato che il progetto di rinegoziazione non va fatto sulla base di criteri generalisti a percentuale standard ma sulla base del valore a mq del canone che deriva e considera diverse variabili come la zona, le condizioni, gli spazi. Ampliando infine lo sguardo alla nostra Regione, la Giunta provinciale di Bolzano, nell’applicazione della prescrizione della Legge statale 137/2013 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120, recante misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione), ha appena deliberato la ridefinizione verso il basso degli importi di 6 contratti di locazione di immobili di cui la Provincia è conduttore, il cui canone annuale superava il valore dell’odierna situazione di mercato. In particolare è l’art. 2-bis della Legge 137/2013, inserito grazie all’emendamento presentato dal deputato Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle che ha permesso alla Giunta di ottenere questo importante risultato nell’ambito dell’improcrastinabile taglio dei costi («Art. 2-bis. – (Facoltà di recesso delle pubbliche amministrazioni da contratti di locazione). – 1. Anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di contenimento della spesa di cui agli articoli 2, comma 5, e 3, comma 1, le amministrazioni dello Stato, le regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia, hanno facoltà di recedere, entro il 31 dicembre 2014, dai contratti di locazione di immobili in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il termine di preavviso per l’esercizio del diritto di recesso è stabilito in trenta giorni, anche in deroga ad eventuali clausole difformi previste dal contratto»).
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Giunta Provinciale per:
  1. conoscere quale/i articoli all’interno della legge 135/2012 e/o quale norma di adeguamento provinciale siano quelli di cui la Provincia si è avvalsa per porre in atto la rinegoziazione dei canoni di locazione passiva avviata per gli immobili rispetto ai quali permane l’interesse dell’amministrazione provinciale per fini istituzionali,
  2. rispetto ai 4 contratti di locazione oggetto di processo di rinegoziazione relativi all’immobile Centro Nord 1 di via Guardini, avere l’evidenza del risparmio che si afferma essere del 24% ossia esplicitare il delta tra il canone pregresso e quello attualizzato,
  3. valutare l’opportunità di inserire, ad integrazione della normativa vigente utile a porre in atto il processo di razionalizzazione degli spazi e dei costi degli immobili utilizzati dall’Amministrazione provinciale in locazione passiva, l’art 2-bis della Legge 137/2013 come strumento utile agli stessi fini dove ne valga l’opportunità, per esempio per accelerarne i risultati,
  4. sapere le motivazioni per le quali mentre in Provincia di Bolzano, in applicazione della legge 137/2013, la Giunta ha già deliberato una prima importante riduzione dei costi dei contratti di locazione, la nostra Provincia non si è ancora avvalsa di tale normativa e dell’art. 2-bis,
  5. rispetto all’elenco disponibile degli immobili di cui la PAT è conduttore, conoscere per singolo canone, il relativo importo annuale, la durata del contratto di locazione e il nominativo del locatore (sia esso privato che società).
Gruppo consiliare M5Stelle Trentino