Arriva la legge sulle restituzioni… le scuse sono finite!


Si fa molto parlare in questi giorni della legge che «permetterà di restituire parte delle indennità dei Consiglieri Regionali».
Guardando ai fatti però, è facile constatare che da 2 anni i portavoce regionali del M5S restituiscono già ai cittadini la parte di indennità eccedente i 5 mila euro lordi (le mie 7 restituzioni sono valse finora 31.801 euro) e rinunciano alle indennità di funzione (15.000 euro finora per la rinuncia all’indennità di segretario questore).
Lo abbiamo sempre fatto senza bisogno di aspettare una legge ad hoc semplicemente rispettando l’impegno preso con gli elettori.
Lo stesso fanno i parlamentari del MoVimento, guarda caso anche loro senza bisogno di una legge specifica.
Su questo punto è necessario precisare che il M5S non restituisce e non restituirà mai le rinunce alla Regione.
Preferiamo di gran lunga far decidere i cittadini tramite una procedura trasparente, pubblica e partecipata come impiegare le risorse pubbliche così recuperate piuttosto che renderle ad un ente che i soldi li spende in vitalizi o in progetti che, a conti fatti, lasciano le briciole ai beneficiari e la polpa ai consulenti.
Convinti che la mancanza di una legge sulle restituzioni non è altro che una scusa per non rinunciare ad 1 euro giustificandosi in qualche modo presso l’opinione pubblica, resta da vedere cosa succederà ora.
Visto che la tanto agognata norma si avvicina a grandi passi e che all’apparenza tutti o quasi la condividono, aspettiamo trepidanti di scoprire se resteremo gli unici a rinunciare a una parte dell’indennità a favore della collettività o se si aggiungerà davvero qualcun’altro.
Di tutti questi entusiasti dell’ultima ora non ci risulta uno che finora abbia rinunciato a mezza lira di indennità.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle