ASIS e la mala-gestione delle piscine

L’attuale panoramica dei piani d’acqua in quel di Trento vede la presenza di tre impianti principali esistenti: Centro sportivo Trento Nord (Gardolo),Centro sportivo G. Manazzon (Fogazzaro), Centro sportivo Del Favero (Madonna Bianca). Le società sportive di nuoto sono quattro: CSI TN Nuoto, Rari Nantes Trento, SND Nuotatori Trentini e Buonconsiglio Nuoto. Esistono inoltre ulteriori e numerose realtà minori quali l’ASIS stessa, ACME ST (pallanuoto), Cus Trento, Università della Terza età, ed altre.

Attualmente ASIS, Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi, caso forse unico in Italia, gestisce direttamente le piscine occupandosi del personale (cassa, manutenzione, pulizie, salvataggio). Mentre alcune di questa funzioni sono interne all’azienda altre vengono appaltate all’esterno.

Degno di considerazione è il portafoglio del Consiglio di Amministrazione, del Direttore e del Presidente ASIS. Si è verificato un valore superiore ai 2300 euro di gettoni di presenza per questi ultimi.

Dal 1997 quando è stata fondata, gli impianti sono rimasti pressochè allo stesso livello di resa o qualora sottoposti a ristrutturazioni, non ne hanno migliorato per nulla l’efficienza energetica nè un miglioramento dell’igiene. Gli impianti hanno tutti più di venti anni.

Se come detto il livello di prestazione non è aumentato ma semmai diminuito di contro il biglietto singolo, ed a cascata tutte le altre tipologie di abbonamento, è triplicato.

Inoltre costanti iniezioni di denaro pubblico sono servite per ripianare regolarmente i bilanci (ogni anno il comune versa 5 milioni di euro nelle casse di ASIS).

La gestione di ASIS fondamentalmente non aiuta l’utente “privato”, il cittadino perché i biglietti sono cari economicamente, brevissimi ed occasionali gli orari in cui si può effettivamente nuotare e gli impianti risultano vecchi ed igienicamente poco sicuri.

Per gli stessi motivi anche le Società sportive per gli stessi motivi non sono aiutate. I costi aumentano, per entrambe le tipologie di utenza, “per adeguarsi all’inflazione”.

Varia negli anni anche il criterio di assegnazione degli spazi vasca (numero di atleti iscritti, risultati annuali, sede sociale nel comune di Trento, ecc.) senza alcun preavviso.

Di contro esiste anche il problema evidente che le società sportive sono in numero eccessivo peraltro non riuscendo a produrre risultati notevoli (la maggior parte degli atleti non riesce ad emergere a livello nazionale nella categoria assoluta).

Tutto ciò a seguito di guerre fratricide e faide che si trascinano da anni e che richiedono anch’esse continui finanziamenti da parte dell’ente pubblico (almeno 10.000 euro per squadra dalla PAT all’anno, forse altrettanti del Comune).

L’inadeguatezza di ASIS è stata segnalata anche da Itas Trento e Aquila Basket

Cosa si propone in discussione:

1. Azzerare il consiglio di amministrazione di ASIS

2. Mantenere il personale amministrativo e manutentivo (cassa, operai, pulizie bagnini)

3. Imporre a tutte le società sportive di Trento la fusione in questi termini: nel giro di un anno le società sono stimolate a fondersi mediante la riduzione progressiva dei contributi pubblici. La gestione delle piscine verrà affidata, dopo questo primo periodo di tempo, alla società più grande per numero di iscritti, istruttori e per meriti. La società più grande sarà tenuta a presentare regolare bilancio, in seguito al quale verrà deciso se mantenere i finanziamenti. Se esisteranno altre società, esse verranno subordinate a quella più grande, vale a dire questa potrà decidere se concedere spazi vasca ad esse. Si tratta di creare un polo del nuoto simile a Itas o Aquila Basket.

4. Chi gestirà le piscine sarà costretto a garantire l’uso anche da parte del pubblico (in misura di un determinato numero di ore al giorno) con la massima autonomia sull’organizzazione degli orari e la destinazione d’uso degli impianti.

5. La gestione delle piscine non dovrà comportare debiti per l’ente pubblico. Gli unici fondi che il Comune metterà a disposizione saranno destinati alla manutenzione ed all’efficientamento energetico degli impianti (pannelli solari termici, fotovoltaici, biomasse)

6. Realizzazione di una piscina coperta di 50 metri (preferibilmente accanto al palazzetto del ghiaccio per il risparmio energetico) e dismissione di uno dei tre impianti cittadini

Andrea Maschio – Candidato M5S Trento 2015