Caro senatore Divina, Lega e M5S non sono uguali

Egregio Direttore

Intervengo nuovamente per rispondere a ciò che ha dichiarato il senatore della Lega Nord Sergio Divina su queste pagine. Oltre a non aver risposto riguardo alla discussione da lui iniziata sul compenso del futuro addetto stampa dell’onorevole M5S Fraccaro, ha voluto dimostrare come la Lega Nord, «da oltre 15 anni», faccia già, con «la coscienza a posto», ciò che sta facendo il M5S. Dice che i deputati della Lega Nord devolvono da sempre a favore del partito il 50% della loro indennità. Mi dispiace, non è la stessa cosa di ciò che fanno i parlamentari M5S, i quali, come già accade in Sicilia, trattengono solo 2500 euro del loro stipendio e tutto il resto lo mettono in fondi che saranno poi utilizzati a favore dei cittadini. Riguardo i rimborsi elettorali, Divina dice che dal 2012 la Lega Nord ha rinunciato a metà dei rimborsi elettorali, devolvendoli poi ai comuni emiliani colpiti dal terremoto. Innanzitutto, la Lega rinuncia solo nel 2012 (non «da oltre 15 anni») a soldi non suoi ma degli italiani, visto che il referendum del 1993 aveva abolito i contributi pubblici ai partiti. Inoltre, considero una gravissima offesa nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto tirarle in ballo per questa questione, quando la Lega Nord, proprio nel 2012, è stata messa sotto inchiesta dalla magistratura per i rimborsi elettorali utilizzati a fini personali dagli amministratori del partito (sono seguiti l’allontanamento di Bossi, le dimissioni di Belsito, i diamanti e i lingotti d’oro comprati con i soldi dei cittadini). Divina continua dicendo che se gli italiani avessero approvato il referendum del 2006 la situazione oggi sarebbe diversa. Trovo difficile usare come argomento a proprio favore qualcosa che non si è riusciti a fare (con i “se” e con i “ma” non si fa la storia).

Tutto questo per sottolineare la profonda differenza che c’è tra il M5S e la Lega Nord.

La lettera del 7 aprile in cui chiamavo in causa Divina

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