Cassa del Trentino: Scandaloso prorogare il direttore generale a quelle cifre!

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La recente proroga dell’incarico di direttore generale di Cassa del Trentino si dimostra come previsto assai costosa per le casse della Provincia. Questo il punto di vista del Consigliere Filippo Degasperi, che nel corso della sua attività politica s’è dovuto occupare più volte della questione: «Proroga e premio erano purtroppo nell’aria. Per restare in Cassa del Trentino fino al 2018, a al direttore generale andranno 43.474,00 euro extra stipendio, più altri 8 mila in caso di fusione di Cassa del Trentino con altre società. La cosa manco a dirlo ci lascia senza parole. I cittadini ormai fanno fatica ad arrivare, non alla fine del mese ma alla terza settimana, e la Provincia vede bene di riconoscere ad un dirigente un mega premio? E si badi bene che si parla dei quello che è di fatto già il manager provinciale più pagato, visto che solo lo scorso anno ha ricevuto 169.451,00 euro più altri 15 mila di premio annuo, premio che ora andrà ad aumentare e porterà la retribuzione complessiva di questo dirigente a cifre stratosferiche! Stiamo parlando di qualcuno che guadagna più del Presidente della Provincia, o per fare un esempio maggiormente calzante, più del presidente della Federal Reserve. E per cosa viene pagato tanto? Per restare, bontà sua, a dirigere Cassa del Trentino, una controllata provinciale che si indebita sul mercato a tassi bassissimi per ricevere poi dalla Provincia stessa un corrispettivo maggiorato. Una controllata pubblica con 21 dipendenti dei quali 5 sono anch’essi già dei dirigenti, fra l’altro fuori dalle linee guida provinciali le quali imporrebbero un rapporto impiegati/dirigenti del 2,5%, mentre in Cassa del Trentino esso sale al 25% circa!»
Degasperi prosegue implacabile con la sua analisi: «Considerato come la natura di Cassa del Trentino renda piuttosto difficile perdere soldi, di come ci siano ombre evidenti in merito alla gestione dei derivati che potrebbero arrivare a costare un milione di euro all’anno ai contribuenti trentini non si sa fino a quando e valutata la situazione dell’economia reale, ci sembra evidente come una proroga, per di più a cifre simili sia del tutto inopportuna. A Giugno avevamo presentato un’interrogazione nella quale chiedevamo conto di questa richiesta di aumento del premio e suggerivamo di far tornare il direttore generale in seno alla Provincia, ma evidentemente nelle stanze del potere se ne infischiano di tutto e di tutti e tirano dritto come se nulla fosse, fidando di farla sempre franca. Purtroppo per loro si sbagliano. A differenza di quanto credono questi signori, noi del M5S siamo attenti e non la smetteremo mai di denunciare queste nefandezze e di combatterle con tutte le armi a nostra disposizione!».

Uff. Stampa
M5S Trentino