Chiediamo FATTI, non decreti!! #PATLeaks

 

 

Rossi e Letta chiedono sacrifici ai cittadini e tagliano sul Welfare.

Nel 2014 aumenteranno le bollette e le tariffe.

E intanto? Intanto i parlamentari italiani e i consiglieri trentini, invece di dare il buon esempio, percepiscono indennità da nababbi e non mollano un euro.

Solo i portavoce del Movimento 5 Stelle, sia in Consiglio provinciale che alla Camera, hanno firmato l’impegno a percepire 5.000 euro lordi di indennità e rinunciano alla restante parte dello stipendio affinché la Provincia e lo Stato li impieghino a favore dei cittadini e di chi fatica ad arrivare alla fine del mese.

Solo i portavoce del Movimento 5 Stelle, sia in Consiglio provinciale che alla Camera, hanno rinunciato ai rimborsi elettorali (solo in Trentino 50.000 euro, in Italia 42 milioni di euro!), nel pieno rispetto della volontà popolare che si è espressa con il referendum del 1993. Non basta un decreto legge di Letta che annuncia un fasullo taglio dei rimborsi. Noi chiediamo FATTI, non decreti!! Basterebbe che il PD restituisse subito i rimborsi, senza aspettare il 2017.

Pubblichiamo l’ultima busta paga dei consiglieri provinciali come atto di trasparenza, per dimostrare ai cittadini quanti sacrifici fanno coloro che chiedono sacrifici agli altri.

Il solo mese di dicembre 2013 corrisponde ad un anno intero di pensione media di un trentino e alle tasse corrisposte in un anno da 4 trentini.

A parte i 5 Stelle, quali altri consiglieri sono disponibili a rinunciare ai propri benefit, mantenendo comunque un’indennità più che dignitosa? Nessuno, a quanto pare. Ricordiamo che Filippo Degasperi ha anche rinunciato all’indennità dell’ufficio di Presidenza.

E questo i trentini lo devono sapere.

 

Manuela Bottamedi

Filippo Degasperi

Portavoce del Movimento 5 Stelle nella Provincia Autonoma di Trento

 

 

I documenti

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