Chiusura dei punti nascita: enorme responsabilità del centrosinistra


 

«In Trentino chiudono ben 4 punti nascita nei centri di Borgo, Arco, Tione e da sabato chiuderà anche quello di Cavalese. La responsabilità del centrosinistra è enorme, perché sta smantellando la rete ospedaliera del territorio a favore della sanità privata. Ma, soprattutto, sta minando ulteriormente i diritti delle donne e delle mamme. Noi siamo concretamente al loro fianco in una battaglia di civiltà, di uguaglianza e di pari opportunità». Lo dichiarano i portavoce del M5S Filippo Degasperi e Riccardo Fraccaro.

In particolare il consigliere Degasperi nei suoi interventi odierni in consiglio provinciale a sostegno della mozione n. 519 “Deroga per il mantenimento del punto nascita dell’ospedale di Arco” ha puntato il dito contro l’ipocrisia dimostrata in questa vicenda dai partiti di governo. «La mozione prevede di ridiscutere la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Arco. Purtroppo ci troviamo a farlo mentre ci viene confermata la chiusura imminente di un altro punto nascite, quello di Cavalese. Una chiusura che i partiti di maggioranza si sono subito affrettati a condannare, offrendo improbabili ipotesi di rilancio e salvaguardia. Peccato che la situazione attuale sia frutto di un preciso accordo nazionale, che prevede la chiusura dei punti nascita sotto la soglia dei mille parti annui; un accordo firmato con il governo da quegli stessi partiti che oggi si stracciano le vesti lanciando sterili proclami. Chi firmò quell’accordo, lo fece andando contro agli impegni elettorali presi con i trentini. Altro che chiusura dei punti nascita sotto i mille parti: in campagna elettorale il Patt promise addirittura la riapertura del punto nascite di Borgo Valsugana! Un’operazione inquinata da profonda ipocrisia, la stessa ipocrisia che ritorna anche oggi, visto che questi partiti nelle dichiarazioni alla stampa dicono una cosa e in aula ne fanno un’altra Quella dei punti nascita di valle, purtroppo, era la cronaca di una morte annunciata: in barba alle promesse elettorali, l’intento del centrosinistra trentino è stato fin da subito chiarissimo: il progressivo smantellamento. Lo ha confermato in questi mesi l’assessore Zeni, che invece di dare battaglia a Roma per difendere il diritto alla salute dei trentini, ha addirittura fornito dati incongruenti al Comitato percorso nascite nazionale».

«Tutto questo in nome di un risparmio che però sarà solo sulla carta dei bilanci provinciali. I cittadini, al contrario, pagheranno di più, in denaro e in salute. Le conseguenze di queste scelte le abbiamo già sotto gli occhi: donne costrette a partorire lontano da casa, in ambulanza o in elicottero, attese di 12 ore per un 118 che non arriva mai. Il domani – concludono Degasperi e Fraccaro – non è certo roseo per i Trentini, se continueranno a farsi governare da questa maggioranza, che ha sacrificato la sanità pubblica sull’altare di ben altri interessi».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Riccardo Fraccaro
Deputato portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera

Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
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