Appoggio alla circoscrizione di Marco di Rovereto contro la Tav-Tac del Brennero

Oggi martedì 7 gennaio 2014, prima della seduta del Consiglio comunale di Rovereto, il MoVimento 5 Stelle ha distribuito un volantino che esprime la contrarietà del movimento nei confronti della Tav-Tac del Brennero. Il MoVimento 5 Stelle Trentino appoggia la mozione della circoscrizione di Marco con cui si impegna la Giunta a esprimere contrarietà “rispetto a tutta la progettualità messa in campo dalla PAT” sulla realizzazione della nuova alta velocità-alta capacità ferroviaria del Brennero.
Sulla Tav-Tac vengono date informazioni “diaboliche”
Non è vero che il traffico merci al Brennero è e resterà in costante aumento e la ferrovia e l’autostrada esistenti saranno presto saturate. Secondo il Ministero dei trasporti svizzero il traffico merci attraverso il Brennero nel 2012 è calato del 3,79% rispetto al 2011. La movimentazione di merci attraverso il Brennero è in riduzione-stagnazione dal 2007.

Come può una ferrovia che costerebbe decine di miliardi di euro e comporterebbe costi energetici e di manutenzione tripli rispetto ad una linea normale essere più competitiva economicamente dell’autostrada e quindi portare magicamente al trasferimento, senza nessuna altra misura di politica dei trasporti, del traffico merci dall’autostrada alla ferrovia?

Si vorrebbe costruire una nuova ferrovia per trasferire il traffico merci nel 2050 ed allo stesso tempo viene sottoutilizzata la ferrovia storica del Brennero. Giuseppe Detomas, consigliere provinciale della Ual ed ex presidente di Interbrennero, ha affermato recentemente che la nuova ferrovia del Brennero sarebbe inutile se la Provincia non attua politiche di incentivo al trasporto delle merci su rotaia. Interbrennero, per la cronaca, è in rosso dal 2010.
Sulla A22, secondo i dati forniti dal Land Tirolo, c’è un 30% di “traffico deviato”, TIR che dal Nordeuropa devono andare in Lombardia, ma che per ragioni di convenienza economica passano per il Brennero. Ciò avviene perché i pedaggi sulla A22 sono cinque volte più economici rispetto a quelli che si pagano ad esempio sulla A13 in Austria.
La Ro.La. (Rollende Landstrasse, autostrada viaggiante) funziona bene in Austria e male in Italia, perché ai TIR conviene scendere dal treno e percorrere la A22 a basso costo. Sempre basandoci sui dati del Land Tirolo del 2012, il 63% dei TIR che in Austria viaggiano sulla ferrovia, alla stazione Brennersee (l’ultima prima del confine) scendono dai treni.
La nostra visione del trasporto intermodale sulla linea del Brennero
Ridurre il traffico sulla A22 subito: ce lo ordina la direttiva europea 50/2008, visto che i livelli di inquinamento lungo l’autostrada sono oltre i limiti di legge del 50% secondo i dati del 2012 e pareggiano quelli che si registrano a Milano, Torino e Roma. Per evitare una procedura d’infrazione dovremmo ridurre le emissioni di biossido di azoto lungo la A22 del 45% entro gennaio 2015, secondo quando ha dichiarato l’Agenzia per l’ambiente della Provincia di Bolzano.

Per ridurre l’inquinamento ambientale lungo l’A22 dovrà essere utilizzata la linea storica al massimo della sua capacità: l’inquinamento acustico andrebbe ridotto con barriere antirumore, materiale rotabile adeguato, minori velocità dei treni nei tratti urbani abitati.

La soluzione invece al problema del “traffico deviato” è equiparare le tariffe autostradali per i mezzi pesanti a quelle degli altri valichi alpini. Per contenere il traffico autostradale si possono attuare altre misure come il divieto di circolazione notturno per il traffico pesante, i divieti settoriali, l’attuazione di un sistema di “Borsa dei transiti alpini” sul modello svizzero, il rispetto effettivo degli obblighi dell’autotrasporto. Con queste misure il traffico su gomma al Brennero potrebbe essere ridotto di oltre un terzo rispetto a quello attuale.

Entro la prima metà del 2014 sarà organizzata dalle Province di Trento e Bolzano e dal Land Tirolo una conferenza internazionale sul traffico merci ferroviario: sarà indispensabile venga dato lo stesso spazio a esperti favorevoli e contrari al progetto, per chiarire le reali priorità per il trasporto merci in Trentino ed in Europa.