Daldoss e asili nido: nuovo attacco alla scuola pubblica?

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Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
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«Mentre il Consiglio Provinciale dibatte pensoso su come incentivare la presenza delle donne alla vita politica, arrovellandosi fra doppie o triple preferenze di genere, il sindaco di Trento prima e l’Assessore Daldoss poi se ne escono con singolari dichiarazioni su uno degli strumenti principali che consente al genere femminile di conciliare lavoro, famiglia e partecipazione. Il Sindaco lanciando l’allarme sulle centinaia di migliaia di euro che mancherebbero per garantire il servizio degli asili nido e l’Assessore attaccando direttamente quelli pubblici definiti “troppo costosi” rispetto a quelli privati. Aggiungiamoci che da tempo si cerca di modificare il rapporto fra numero di educatori e bambini (nel senso di meno educatori e più bambini ovviamente…)  e si ha un quadro non idilliaco di ciò che pensano gli amministratori provinciali riguardo al destino del servizio pubblico.

Di certo il settore della cura e dell’istruzione per la prima infanzia non ha bisogno di ragionieri che non si chiedono nemmeno il perché delle differenze fra i servizi offerti dal pubblico e quelli privati. Come i privati riescano a proporre costi più bassi rimane avvolto nel mistero. In compenso si sfrutta l’occasione per giustificare la costante ritirata del pubblico da un ambito nevralgico per la società.

Noi, che fedeli alla Costituzione da sempre sosteniamo la scuola pubblica, siamo ancora convinti che tra strutture pubbliche e strutture private finanziate dal pubblico esista una profonda differenza. Continuiamo a considerare il denaro destinato all’istruzione un investimento e non un costo. Pertanto il discorso andrebbe ribaltato: i privati che “costano meno” lo fanno perché investono meno sulla cura e l’istruzione dei bambini e quindi non sono affatto da preferire al pubblico.

Se la maggioranza che governa questa Provincia è così rapita dai benèfici effetti della privatizzazione anche nel campo dell’istruzione, che almeno lo dica apertamente e sia coerente con questa “visione” anche in campagna elettorale. Vedremo cosa ne penseranno i trentini»

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle