Sui debiti di Cassa del Trentino rossi promette e non mantiene

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Lo scorso 12 maggio con una nostra interrogazione chiedevamo conto alla Provincia dei debiti verso la clientela di Cassa del Trentino, saliti a colpi da 100 milioni all’anno circa fino alla cifra monstre di 581 milioni di euro.

Considerato che la «clientela» di CdT sono in massima parte gli stessi Comuni trentini cui la Cassa dovrebbe erogare ciò che invece tiene in cassaforte, ci pareva utile rendere pubblici dettagli tipo l’elenco dei beneficiari in attesa dei fondi non ancora erogati. Siccome la questione ci sta molto a cuore, abbiamo ritenuto opportuno sollevare il problema anche in aula con il question time del 7 giugno.

Risultato: il presidente Rossi ha ben visto di venire in aula impreparato asserendo che era troppo difficile rispondere ad una richiesta simile con soli 2 giorni di tempo per prepararsi e che dal momento che avevamo presentato anche un’interrogazione scritta la risposta ci sarebbe arrivata in quella sede, e in ogni caso entro il 17 giugno (i termini di risposta in effetti scadevano il 15 ma va beh, già era venuto in aula senza aver fatto i compiti, volevate non darglieli 2 giorni in più per rispondere?).

Il tutto condito da considerazioni polemiche che nulla centravano con l’oggetto della discussione, ma che in effetti denotavano un certo nervosismo. Si badi bene che tutta questa difficoltà a procurarsi i dati non esisteva proprio. Sarebbe bastato chiedere a CdT copia del partitario dei clienti operazione che qualunque ragioniere sa non richiedere più di una decina di minuti. Fatto sta che ci siamo dovuti accontentare della promessa di Rossi di risponderci a stretto giro.

Orbene, il 15 di giugno è passato, e così anche il 17. Oggi siamo al 21, naturalmente risposte alle nostre domande su Cassa del Trentino nemmeno l’ombra e Rossi non ha rispettato la parola data in aula, ma la cosa non sorprende. Iniziamo però a preoccuparci un po’ perché considerato l’atteggiamento aggressivo del presidente quando si tocca l’argomento CdT e la reiterata mancanza di risposte alle nostre domande viene da pensare che abbiamo toccato un nervo scoperto del governo provinciale.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle