Degasperi: folle la disponibilità della CGIL a mettere in discussione il contratto degli insegnanti della formazione professionale pubblica

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Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato quotidiano trentino barrato

quotidiano adige barrato

«Leggo stupefatto il Comunicato Stampa della CGIL sulla disdetta del contratto di lavoro provinciale da parte degli enti privati di Formazione Professionale Artigianelli e Veronesi.

Mi chiedo che senso possa avere dichiarasi pronti allo sciopero e al tempo stesso dirsi disponibili ad andare a trattare con Rossi mettendo sul piatto il contratto degli insegnanti della formazione professionale pubblica pur di preservare quello degli enti privati.
Lo sciopero andava dichiarato anni fa, e precisamente dall’agosto 2013, quando il M5S aveva messo in guardia sul rischio che si stava correndo. La risposta invece era stata il silenzio, e poche settimane fa addirittura un duro attacco nei confronti del sottoscritto additato come allarmista.
Secondo la normativa provinciale il finanziamento degli enti di formazione privati è proporzionale al contratto di lavoro applicato, e quindi se essi decidono di applicare unilateralmente ai propri dipendenti un contratto meno oneroso, automaticamente la PAT dovrebbe ridurre loro il finanziamento, cosa che naturalmente si guarda ben dal fare. Inoltre ho personalmente fatto approvare dal Consiglio Provinciale un ordine del giorno che obbliga gli enti di formazione professionale privata ad applicare il contratto provinciale se vogliono accedere ai contributi pubblici dei quali godono. È passato già un anno ma naturalmente la Giunta Rossi a farlo applicare non ci ha nemmeno pensato, e adesso se ne capisce il perché. La verità è che i nodi sono arrivati al pettine e si vuole usare la disdetta dei contratti degli enti privati come cavallo di troia per far saltare il contratto della formazione provinciale pubblica.
La disdetta del contratto da parte degli enti con la colpevole connivenza della PAT è infatti un chiaro tentativo di ricatto nei confronti degli insegnanti della Formazione pubblica il cui contratto è messo a rischio dai tentativi di Rossi di smantellarlo.
Di recente le forze sindacali erano riuscite grazie alla loro unità a respingere l’assalto di Rossi. Tuttavia ora apprendo che la CGIL sarebbe disponibile a rimettere sul piatto il contratto difeso fino ad ora. Mi chiedo se la CGIL abbia presente che così facendo rompe l’unità sindacale. Bene, anche se tardiva, la proposta di sciopero ma mi chiedo se prima di fare salti in avanti, promettendo ore e flessibilità, li abbia condivisi con gli insegnanti della formazione professionale pubblica (ovvero i titolari del contratto) o se piuttosto non sia un’iniziativa unilaterale della segreteria CGIL. Si tratta in ogni caso di una mossa improvvida, che fa il gioco di chi non ha mai nascosto di porsi come obbiettivo lo smantellamento del contratto di lavoro degli insegnanti della formazione professionale pubblica, e che proprio grazie a queste ardite fughe in avanti potrebbe anche riuscirci!»

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle