Dimissioni Cerea, una vittoria a 5 Stelle

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Ecco le dichiarazioni del Consigliere Degasperi in merito alla vicenda delle dimissioni dalla presidenza di Cassa del Trentino da parte del professor Cerea.

«Penso di poter affermare senza tema di smentite che le dimissioni del professor Cerea dal ruolo di Presidente di Cassa del Trentino costituiscono un grande successo del M5S. Del resto è fin dal 14 settembre che chiediamo chiarimenti nel merito, cioè fin da quando è emerso che la nomina non sarebbe stata supportata dal necessario parere favorevole da parte dell’Università di Trento. Oggi, le dimissioni sembrano avvalorare i nostri sospetti, ovvero che la proroga della carica al professor Cerea sia avvenuta in assenza della necessaria documentazione. Si tratta di un fatto che se confermato riterremmo assai grave, data l’assoluta necessità di trasparenza nelle nomine delle controllate da parte della politica, e in special modo quando, come in questo caso, gestiscono milioni di euro di denaro pubblico. Ci sembra di poter dire che oggi la nostra perseveranza ha avuto ragione dei troppi tentativi di far passare tutto sotto silenzio registrati fin qui.
A tal proposito ci spiace dover sottolineare sia il silenzio tombale della Provincia, ovvero l’ente responsabile della nomina in questione, sia da parte dell’Università, un’istituzione che sempre dovrebbe essere guidata dal principio di Verità, ma che in questo caso non ha ancora risposto alla nostra richiesta di fare piena chiarezza sulla vicenda, un vulnus al quale speriamo possa presto porre rimedio.
Voglio comunque sottolineare come il M5S nulla abbia contro la persona del professor Cerea ma abbia sempre volto le proprie critiche al merito della gestione della controllata provinciale Cassa del Trentino. Ad esempio constatando come essa abbia un numero sproporzionato di dirigenti rispetto ai dipendenti (5 dirigenti su 21 dipendenti totali), o come il suo direttore generale sia di fatto il dirigente più pagato della Provincia di Trento, andando oltre i 200 mila euro complessivi. Anche le modalità operative di Cassa del Trentino ci hanno spesso lasciati perplessi: con un sistema di gestione basato su un indebitamento all1% poi coperto dalla Provincia con una remunerazione del 4%, o su un’abnorme incidenza delle imposte sugli utili, visto che queste a seconda degli anni sono arrivate a pesare anche il 50 o il 60%.
Ora l’auspicio è per noi duplice: ci auguriamo che chi ci governa sappia prestare maggiore attenzione alle nomine in Cassa del Trentino, visto che i risultati raggiunti fin qui ci pare parlino da soli, e che la persona chiamata a sostituire Cerea possa e voglia cambiare radicalmente il modo di operare della controllata, ponendo mano a tutte le questioni aperte elencate sopra».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stellee