Il dramma dei padri sul lastrico


Stante che il numero delle separazioni e dei divorzi è in continuo e netto aumento a seguito di una nostra interrogazione viene evidenziato come sia di estrema attualità la problematica relativa alla situazione di genitori indigenti legata alla sempre più alta percentuale di separazioni o divorzi.

Il numero delle richieste dell’anticipazione dell’assegno di mantenimento a favore dei minori (per l’impossibilità economica di un genitore a garantirlo) è cresciuto negli ultimo 5 anni del 155 %.
In 176 casi del 2015 solo due sono le richieste dei padri gli altri 174 sono delle madri.
A tutti gli effetti il Comune si occupa esclusivamente della concessione dell’anticipo trasferendo di fatto alla PAT il diritto di credito nei confronti del genitore obbligato al mantenimento.

Suona poco elegante come minimo che un ente versi dei soldi ma deleghi la responsabilità ad un altro di recuperare tali somme che a tutti gli effetti mettono la controparte a dover rispondere penalmente.

«La situazione è lampante» afferma il consigliere M5S Maschio «un genitore che pretende di ricevere il dovuto di legge dall’altro genitore sul lastrico fa semplicemente una richiesta al Comune, e riceve i soldi mentre il Comune stesso delega la Provincia a rovinare il genitore in difficoltà.
Non vi è alcun dubbio che in merito alla collocazione del minore sia materia esclusivamente giudiziale e che il Comune nulla può in tal senso.
Tuttavia non si può non sottolineare come il diritto del figlio ad avere un rapporto equilibrato, costante e vivibile con entrambi i genitori mal si concilia con un sistema che rovina uno dei genitori a scapito dell’altro.
Si potrebbe dire – ai posteri l’ardua sentenza – invece confidiamo che con un lavoro anche politico ma trasversale si riesca ad aiutare il Servizio Politiche Sociali a mantenere vigile il controllo di queste nuove problematiche e trovare le soluzioni più adatte all’uopo».

Le buone notizie invece sono riferite ad un altra interrogazione presentata ove emerge che gli interventi economici straordinari ed il reddito di garanzia ai nuclei famigliari non sono a disposizione anche dei genitori con affido condiviso senza la dimora dei figli presso di loro.

Altro aspetto positivo in materia di edilizia abitativa pubblica.
Viene ora previsto che, a favore di un genitore legalmente separato o divorziato che ha in affido condiviso uno o più figli minori, devono essere offerti alloggi con le caratteristiche commisurate al numero di componenti il nucleo familiare e dei figli minori in affido condiviso, ma residenti con l’altro genitore.

«Sembra di poter interpretare che i diritti del genitore con la residenza del figlio presso di se devono essere pari a quelli del genitore senza la dimore del figlio. Spero sia davvero così ma vigileremo in tal senso» conclude Maschio.

Consigliere comunale M5S Trento
Andrea Maschio