La farmacia di Lizzana o Marco rimandata…a mai più?

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Ieri è stata discussa, in Consiglio Comunale, la mozione presentata dal M5S che chiedeva l’apertura della farmacia a Lizzana o a Marco, iniziando dal dibattito per la possibile creazione della dodicesima sede farmaceutica roveretana. La farmacia poi sarebbe stata disponibile per essere aperta a concorso pubblico.
Esattamente come nel 2012, anno in cui il Decreto Monti obbligò i comuni a rivedere il numero delle farmacie, Rovereto, ieri sera, avrebbe avuto la possibilità di iniziare l’iter per ottenere la dodicesima farmacia. 11 sono già state deliberate e aperte, tra le quali quella di Noriglio in attesa di apertura speriamo a breve, più quella del Millenium, che però non fa parte del computo totale.

Si legge sulla stampa del 2012 che le circoscrizioni di Lizzana e Marco avevano chiesto l’apertura delle sedi sul loro territorio. Nel 17/05/2012 l’attuale consigliere Ferrari, allora consigliere circoscrizionale, fa verbalizzare come «il Consiglio comunale ha detto di no alla proposta di apertura di una nuova farmacia a Lizzana». Ieri lo stesso consigliere vota negativamente alla proposta di apertura della sede farmaceutica.

Leggendo il verbale del Consiglio Circoscrizionale di Marco del 16/04/2012 si legge di una votazione che ha nel suo articolato «Il Consiglio, come in passato, esprime la richiesta di poter contare su un servizio di farmacia». Tale affermazione, che ha la voce dell’allora Presidente della Circoscrizione Carlo Plotegher attuale Assessore, ieri assente giustificato, è stata votata favorevolmente da 6 consiglieri (Parisi, Salvetti, Plotegher, Amadori, Capobianco, Vaccari).

Ieri abbiamo visto il Consigliere Parisi votare negativamente all’apertura della sede farmaceutica. Cosa è successo? Come mai l’attuale amministrazione aderisce totalmente alla decisione della Giunta Miorandi? Stupisce sentire l’Assessore Chiesa prima cercare di affermare che la nuova sede farmaceutica non ha i numeri per essere richiesta, poi, incalzato dal sottoscritto, ammettere che i numeri ci sono, ma che questi non prevedano un obbligo di legge, ma solo la possibilità di apertura.

Infatti si tratta di una scelta, e l’amministrazione Valduga ha preferito ratificare la decisione presa da Miorandi nel 2012, che di fatto allunga l’attesa della popolazione di Lizzana (o Marco) per avere un servizio farmaceutico nel suo centro storico, a tempi indefiniti. Sicuramente non entro l’attuale legislatura.

Inoltre abbiamo sentito in aula dire come le Circoscrizoni (quindi anche quelle di Marco e Lizzana) nel 2012 fossero d’accordo nell’apertura della sola sede di Noriglio. Dato non corretto, potremmo affermare falso, come abbiamo visto leggendo i verbali dei Consigli Circoscrizionali.

Ma stupisce ancora di più leggere gli articoli di stampa, nei quali il Presidente della Circoscrizione di Lizzana, Migliarini, si scaglia ripetutamente contro l’allora sindaco Miorandi per la scelta di non aprire la farmacia a Lizzana e per la scelta di aprirla al Millenium. Visto che gli stessi operatori del settore, ovvero i farmacisti, nel 2012, si dichiararono favorevoli all’apertura di tutte e 12 le sedi, non si capisce la motivazione del no dell’attuale amministrazione. Ce ne faremo una ragione.

Crediamo però che su temi così delicati e che interessano servizi capillari sanitari ai cittadini, che non hanno costi per le casse comunali e che, anzi, sono portatori di crescita economica e imprenditoriale, sarebbe auspicabile quantomeno una coerenza negli atti politici.

Paolo Vergnano
MoVimento 5 Stelle Rovereto