Formazione delle commissioni: il giudizio del Movimento 5 Stelle

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Le commissioni sono formate: siamo a due mesi e mezzo dalle elezioni. Tempo prezioso che si sarebbe dovuto impiegare per lavorare fattivamente sui contenuti è andato perso in discussioni infinite.

Tirando le fila di quello che non ci sembra essere stato per nulla un buon inizio, prendiamo atto di alcune cose.

Prendiamo atto che non siamo avvezzi a queste strategie politiche fatte di ripartizioni, di assegnazione di poltrone senza tener conto del voto elettorale ma solo frutto di accordi tra forze politiche.

Prendiamo atto che la minoranza di centro-destra quando vuole fare opposizione chiede il nostro appoggio, ma quando c’è da assegnare incarichi arriva con la proposta già confezionata, forte di una maggioranza di coalizione, e a quel punto è prendere o lasciare. Centro-destra che ci vorrebbe perennemente allineati alle proprie posizioni solo perché sediamo dalla stessa parte dell’emiciclo, pena l’accusa di inciucio con la maggioranza. Non ci stancheremo mai di ribadire, invece, che il M5S opera diversamente: non vota per partito preso ma valuta nel merito il buon senso di ogni singola proposta; e così è stato finora. Questo, per chi è abituato a ragionare in base a logiche partitiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse collettivo, è un modus operandi difficile da accettare.

Prendiamo atto che, riguardo alle due presidenze che spettavano alla minoranza, il centro-sinistra non ha voluto prendere posizione (a parole) salvo poi dare uno dei propri voti a Merler, assegnandogli così la presidenza della Commissione Vigilanza. Proprio su queste basi non capiamo il motivo dello strepito del centro-destra in merito alla vicepresidenza della Commissione Cultura, data al M5S. Nelle quattro commissioni precedenti, al M5S – secondo partito di minoranza – non era ancora stata assegnata alcuna carica. Avevamo richiesto una presidenza tra Commissione Ambiente e Vigilanza, ma sono andate a Lega e Civica Trentina. Per rispetto del voto espresso dagli elettori ci è sembrato quindi opportuno rivendicare almeno una delle vicepresidenze rimaste. L’appoggio di alcuni voti della maggioranza, come dichiarato dal capogruppo PD, è stato semplicemente in linea con questo discorso. Per il centro-destra e Merler invece, una forza politica che ha sfiorato il 9%, ottenendo ben un migliaio di voti in più rispetto a Civica Trentina, avrebbe dovuto rimanere senza rappresentanza. Merler che, è il caso di sottolinearlo, quando la maggioranza è andata in suo soccorso il giorno prima assegnandogli la presidenza della Vigilanza, si è ben guardato dal gridare allo scandalo.

Prendiamo atto di tutto questo e andiamo avanti con lo stesso spirito onesto e costruttivo con cui siamo entrati in Consiglio comunale, ancora più consapevoli che la strada verso un modo differente di fare politica è tanta e per questo lavoreremo ancora più alacremente, con l’appoggio di migliaia di cittadini che ci sosterranno nelle battaglie che porteremo avanti.

I consiglieri comunali M5S di Trento