I confusi? Sempre più confusi e in ordine sparso

A più di un mese dallo scoppio dello scandalo dei vitalizi e delle pensioni d’oro, il MoVimento 5 Stelle regionale ha già depositato il suo disegno di legge lo scorso 27 marzo mentre i partiti e i consiglieri, attuali e ex, stanno ancora aspettando, riflettendo e soprattutto parlando, quello che sicuramente è la loro specialità nelle situazioni nelle quali hanno un tornaconto personale. Di agire nei fatti non se ne preoccupano affatto dato che fino ad oggi l’unica realtà sono gli scandalosi anticipi che hanno già intascato e i vitalizi che vengono continuamente erogati come accadrà anche alla fine di questo mese in spregio dei propri elettori e dei cittadini e contribuenti trentini.

Le dichiarazioni di questi esponenti della vecchia politica che tentano di ripresentarsi all’opinione pubblica come candide vergini, hanno di gran lunga sorpassato il limite dell’incoerenza e della decenza. Avevamo già invitato a dimettersi i consiglieri che presentarono l’indecente disegno di legge n. 51 del 2012, che poi votarono a scrutinio segreto e pressoché all’unanimità, dal quale ebbe origine la legge regionale “scandalo” n. 6 del 2012. Invece leggiamo continue prese di posizioni personali, slogan da campagna elettorale, commenti contrastanti tra segreterie di partito che si contraddicono tra il “cancellare tutto quanto” e il “così però non regge”. Uno spettacolo indegno in netto contrasto con le parole dei due Presidenti, Rossi, tra i titolari dell’anticipo, e Kompatscher, che hanno ripetuto ai giornalisti le parole equità, ragionevolezza e retroattivà lasciandoci sperare per un attimo di avere letto il nostro disegno di legge e di aver ritrovato la dignità della politica senza attendere i pareri dei tecnici, che in passato hanno sortito gli effetti della vicenda Tappeiner, o i ricatti dei consiglieri contrari. Riteniamo deludente l’invito del Presidente Moltrer a dover dipendere dalle consulenze dei tecnici quando la questione è politica come doveva esserlo in passato. L’esito dell’incontro coi capigruppo ha poi chiarito che la montagna ha partorito un topolino che intende rivedere solo l’indice di aspettativa di vita e il tasso di sconto senza il minimo accenno alla restituzione immediata degli anticipi.

A fronte di tutto questo fiume di parole per l’ennesima operazione di facciata, dopo aver risposto con i fatti attraverso il nostro disegno di legge, intendiamo smascherare questi professionisti della politica che dispensano lezioni di moralità e che propongono “rivoluzionarie” proposte di legge quando nel 2012 erano i promotori della scandalosa legge n. 6 sugli anticipi e i vitalizi e si prodigavano in ossequiosi apprezzamenti per il risultato conseguito.

Fra di essi il consigliere Borga, che presentò il disegno di legge insieme agli altri capigruppo, decantandone il risultato positivo che definì senza eccessi, teso a salvaguardare la figura del consigliere regionale senza svilirne il ruolo e ricordandone l’importanza. Il Borga di oggi, a differenza di quello del 2012, si presenta ai giornali come un consigliere “nuovo”, coerente con le sue scelte, che si ravvede sulla via per Damasco e che presenta persino l’eliminazione dell’indennità di carica in cambio dei gettoni di presenza che ricordano le esilaranti proposte populistiche del prof. Cerea.

A Borga, che ci attacca di fare demagogia e opportunismo politico scordandosi che noi abbiamo già restituito buona parte dell’indennità, e agli altri consiglieri ricordiamo che, a differenza loro, noi abbiamo già agito coi fatti dopo aver promesso in aula, proprio durante la seduta del Consiglio Provinciale interrotta dall’irruzione dei manifestanti, che il nostro impegno per ridare credibilità alla politica e rispetto ai cittadini si sarebbe concretizzato in un disegno di legge che abbiamo depositato giovedì scorso.

Questi sono i fatti come quelli che alleghiamo al presente comunicato: gli atti consiliari stenografati della seduta del Consiglio regionale del 18 Settembre 2012. Si tratta di documenti pubblici che i cittadini e i giornalisti potranno leggere da pagina 27 a pagine 73 per chiarire una volta per tutte cosa dissero e cosa pensavano tutti quei consiglieri, 58 su 63, che a scrutinio segreto votarono quella legge scandalosa. Un rassegna di ipse dixit che elogiavano una riforma “modello” ai tempi dello scandalo delle ruberie di Fiorito nella Regione Lazio e che, invece, ha sbattuto in prima pagina la nostra regione e ha danneggiato gravemente l’immagine della nostra autonomia.

Nel caso del Lazio intervenne la Procura mentre nella nostra regione è necessario che accada lo stesso per indurre la politica a prendere una decisione?

 

Gruppo Consiliare regionale Movimento 5 Stelle

 


La rassegna di ipse dixit che elogiavano la riforma “modello” (cliccare per visualizzare):

Atti-consiliari-ConsiglioRegioneTAA-votazione-DDL-51-vitalizi-2012-leggi-da-pg-27-a-73

Atti-consiliari-ConsiglioRegioneTAA-votazione-LR6-2012-solo-pg-61-BORGA

Atti-consiliari-ConsiglioRegioneTAA-votazione-LR6-2012-solo-pg-66-67-OTTOBRE

Atti-consiliari-ConsiglioRegioneTAA-votazione-LR6-2012-solo-pg-69-ZENI

Atti-consiliari-ConsiglioRegioneTAA-votazione-LR6-2012-solo-pg-72-73-votazione-a-scrutinio-segreto-pdf