Il M5S è l’unica alternativa per rilanciare l’Autonomia


Alle elezioni del 27 ottobre in Trentino è indispensabile un voto di svolta contro il sistema fallimentare dei partiti, che hanno usato il territorio come materia di scambio per i loro giochi di potere. Le devastanti disposizioni della legge di stabilità per le province autonome lo dimostrano ampiamente: Trento è stata svenduta al Governo Letta dai mercanti della vecchia politica che pensano solo alla propria carriera e il Patt è destinato a finire come l’ormai Sciolta Civica.

I partiti in declino sono dilaniati dalle competizioni personali e l’obiettivo dei singoli esponenti è unicamente quello di pensare al proprio stipendio futuro. Scelta Civica si è dimessa da Monti, visto che i pochi senatori del Gruppo lo hanno di fatto sfiduciato per salire sul carro del centrodestra.

Anche Dellai, il capogruppo di se stesso, è stato silurato dai parlamentari centristi che hanno capito di non potersi affidare ad un appartenente alle pratiche della vecchia politica. I cosiddetti moderati sono in realtà estremisti della poltrona, avvinghiati come l’edera alle roccaforti del potere: pur di scalare le vette del palazzo hanno accettato la controriforma della Costituzione, che minaccia le autonomie in maniera inaudita, e la manovra di instabilità del Governo, che saccheggerà le risorse del Trentino con l’aumento delle tasse e la riserva all’erario di ben 700 milioni.

In questo senso, Ugo Rossi è il degno erede di Dellai e punta alla Provincia solo per sfruttarla come trampolino di lancio verso più comode poltrone. Il M5S è l’unica alternativa per rilanciare la vera autonomia del Trentino.