Il M5S interroga la Regione contro le mistificazioni della storia trentina e invita a due incontri sull'Autonomia

La vulgata trentino-tirolese sembra aver raggiunto il suo culmine nel libro della “divulgatrice di storia” Daiana Boller: “Welschtirol: Il territorio trentino nell’Impero asburgico 1815 – 1918”. La seconda edizione del testo, con prefazione del senatore Panizza, è stata di recente presentata presso il Palazzo della Regione Trentino Alto Adige.

Tralasciando le letture degli esponenti e dei sostenitori del partito politico in cui la stessa autrice milita da più di un decennio, chi di Storia si occupa ha stroncato le 160 pagine con un chiaro “non è storia” e con giudizi pesanti (“nel volume ritroviamo, immiseriti da una costituzionale impreparazione”, “un’ulteriore scarnificazione della storia trentina”, “il volumetto non ha i requisiti minimi di scientificità e di eticità per varcare una qualunque soglia scolastica”). Nelle pagine dedicate al Trentino si propaganda il falso definendo Cesare Battisti disertore. Battisti non indossò mai la divisa austriaca, non fu richiamato alle armi e fu sempre fedele al giuramento mazziniano (Non sudditi di imperi defunti, ma liberi cittadini in una libera unione di popoli europei).

Risulta impensabile che in tale travisamento della realtà storica sia stato sostenuto in qualche modo dalla Regione e dal senatore eletto nel collegio di quella Trento italiana cui Battisti dedicò le sue ultime parole.

Per questi motivi il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio regionale per conoscere se la Regione abbia contribuito alle spese di edizione del volume citato in premessa e, in caso affermativo, con quale somma, se abbia erogato un qualsiasi tipo di sostegno, se il volume citato sia passato al vaglio di una commissione scientifica, se la Regione abbia acquistato copie del volume citato e, in caso di risposta affermativa, quante e per quale somma.

Inoltre i cittadini trentini sono invitati a partecipare a due incontri sull’Autonomia che il Meetup Trentino e il comitato “Più Democrazia in Trentino” sta organizzando con storici e relatori universitari: il primo, previsto per il prossimo 9 marzo, dal titolo “Dal dominio austriaco alla dittatura fascista. L’Autonomia negata (1815-1945)” (le frustrate richieste autonomistiche dei trentini) e il secondo, il 16 marzo,  “Dall’Autonomia realizzata alla sfida federalista (1946-2015)” (il primo e il secondo Statuto, la quietanza liberatoria: ragion di Stato e partecipazione democratica). Entrambi con orario dalle 18 alle 20. Gli incontri si terranno nella sala conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina 1 a Trento.