Il M5S lo sosteneva da tempo: variante 14 di Arco da rivedere

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Sembra che il punto 3 nella Variante 14 di Arco, quello che riguarda l’utilizzo dello strumento della compensazione urbanistica, venga sospeso. Circa 50.000 mc di cemento non verranno riversati sul territorio di Arco.

La Variante dovrà essere modificata e molte delle operazioni più impattanti rimandate a data da definire.

Più volte era stato ribadito dal MoVimento 5 Stelle di Arco sin dalla campagna elettorale delle ultime comunali, dalle associazioni ambientaliste e da vari comitati di cittadini, che l’utilizzo dello strumento della compensazione, maggiori cubature in cambio di interventi di presunto interesse pubblico, all’interno di questa operazione urbanistica, non fosse legittimo.

La PAT, fatti gli opportuni accertamenti, si è trovata nella situazione di non poter approvare la Variante per quel che riguarda questo aspetto, il punto focale della Variante stessa.

I valori di perequazione stabiliti dall’ufficio tecnico si sono rivelati non attendibili, con un ipotetico danno per l’interesse pubblico.

Il MoVimento 5 Stelle, anche attraverso la propria mozione discussa durante l’ultimo Consiglio Provinciale dal portavoce Filippo Degasperi e votata favorevolmente solo dallo stesso, ha sollevato con forza i dubbi dei molti cittadini attivi, convincendo l’assessore provinciale Daldoss a rivalutare le varie operazioni del documento che trattavano la compensazione, con il risultato che la PAT non ha potuto approvare il documento così come era stato definito dall’amministrazione comunale di Arco.

Solo pochi giorni fa durante la votazione in commissione urbanistica di Arco, l’unico voto contrario era stato quello del MoVimento 5 Stelle che per l’ennesima volta aveva voluto ribadire l’illegittimità di gran parte di questo documento.

Ora si vocifera di rimborsi dovuti ai privati o di eventuali ricorsi da parte degli stessi. Importante chiarire che la Variante 14 è stata approvata solo in prima adozione e che nessuna concessione edilizia è stata staccata dall’ufficio tecnico. Quindi nulla è dovuto ai privati, nè per quel che riguarda le operazioni paventate nel documento, nè per quel che riguarda i vincoli espropriativi, che saranno ora tutti da rivedere.

Quello che il MoVimento 5 Stelle auspica è che questo possa essere un nuovo inizio su come trattare l’urbanistica sul territorio comunale e non solo.

Le Varianti non possono e non si devono sostituire ai PRG, e le amministrazioni sono tenute a svolgere il proprio compito in modo puntuale e preciso.

Più volte abbiamo sentito parlare di cavilli, ma si sa, sono i dettagli a far la differenza.

Filippo Degasperi, Giovanni Rullo, Gabriella Santuliana
MoVimento 5 Stelle

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