Il pluralismo della scuola trentina esclude arbitrariamente il M5S

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Da informazioni reperite in rete risulta che oggi presso il Liceo Prati di Trento, all’interno di un’assemblea di istituto, si sia tenuto un confronto tra rappresentanti di quasi tutte le forze politiche.

Secondo quanto riportato dai testimoni sono stati invitati a partecipare Consiglieri provinciali di Lega, Forza Italia, PATT e PD.

Nonostante l’impegno profuso a Roma come a Trento in difesa della Scuola pubblica il M5S non è stato invitato.

Secondo quanto ricostruito il mancato invito deriverebbe dalla posizione di chi, rivestendo ruoli di responsabilità all’interno del Liceo, ritiene (evidentemente dimostrando totale ignoranza in materia) il M5S (ma non i consiglieri eletti con i voti del M5S) “non adatto a dibattiti così delicati“.

Se questi sono gli insegnamenti in tema di pluralità e democraticità del confronto che propone la Scuola trentina c’è da rabbrividire.

Se la presenza del M5s fosse effettivamente stata osteggiata per le motivazioni inconsistenti e palesemente discriminatorie sopra riportate, sarà cura dell’Assessore competente procedere all’individuazione del responsabile con le ovvie conseguenze di chi dimostra di ricoprire un ruolo che non merita.

Filippo Degasperi, Riccardo Fraccaro