Il risveglio di Rossi sui derivati

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Derivati provinciali: il Consigliere Filippo Degasperi risponde all’uscita odierna del Presidente Rossi.

«Con soli 2 anni di ritardo il presidente Rossi ha preso atto che i derivati sottoscritti dalle società della Provincia sono un problema. Meglio tardi che mai, considerato che il M5S gli aveva sottoposto questione fin dall’inizio del suo mandato, ricevendone in risposta sempre rassicurazioni su come tutto stesse andando bene. Ma ora che la Corte dei Conti ha confermato i timori del MoVimento ribadendo le stesse medesime valutazioni, diventa evidentemente difficile tacitare dubbi e critiche se non intimando a chi solleva questi problemi di tacere per non «tradire l’Autonomia».

Ma c’è di più, oggi Rossi ha chiesto aiuto per risolvere il dilemma. Solo che a questo punto la situazione è di per sé irrisolvibile dato che uscire dai contratti improvvidamente sottoscritti comporterebbe un esborso immediato di milioni di euro, circostanza che il Presidente dovrebbe conoscere dato che nel recente passato laddove si è potuto ci si è già svincolati. Il problema insomma è grave ma la soluzione immediata non c’è perché qualcuno ha deciso di mettere “la testa nel cappio” e adesso non se ne può più liberare, peccato che la testa in questione appartenga ai cittadini trentini, perché i soldi di cui si parla sono pubblici!

Per capire l’entità del guaio in cui ci hanno cacciati basteranno due cifre: sui derivati Cassa del Trentino accusa un differenziale negativo entrate uscite di euro 5.280.430,10, mentre Patrimonio del trentino fa lo stesso per meno 9.369.893,86 euro. Se ci soffermiamo sulla sola Cassa del Trentino le perdite causate dai 2 derivati anno per anno sono le seguenti: 1.053.461 euro (2010), 767.746 euro (2011), 711.299 euro (2012), 1.040.018 euro (2013), 955.503 (2014), e attendiamo con timore i risultati del 2015. Come si vede un’emorragia senza fine. Se ormai non si può evitare di perdere soldi pubblici almeno si può far si che quanto accaduto non abbia mai più a ripetersi, e per far questo la soluzione c’è e l’ha messa in campo lo stesso Rossi. Utilizziamo la nuova legge sulla dirigenza e licenziamo i dirigenti che hanno a che fare con questa vicenda e chi non ha vigilato. Chi ha creato perdite milionarie non può restare al proprio posto, per di più con lauti stipendi. Non è infatti assolutamente tollerabile che il denaro dei contribuenti venga utilizzato per allegre manovre di finanza creativa, ed è assolutamente necessario che chi si è assunto la responsabilità di determinate scelte ora affronti le proprie responsabilità».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle