Impiantisti, think different!

Pensare diversamente, in maniera alternativa, non è prerogativa degli impiantisti trentini. A dimostrarlo, ancora una volta, il caso di Paganella 2001 spa che, attraverso una nuova società Paganella rifugi srl vuole costruire nuovi punti di ristoro (Pian del Dosson e La Rocca) lungo le piste della montagna i cui impianti si snodano fra territori comunali di Zambana, Fai, Andalo, Molveno, Terlago.
I problemi, atavici, sono due: il fare business privato con i soldi pubblici della Provincia ed il pensare alla montagna non solo bianca, ma anche con altri colori.

Gli esperti dicono da tempo che il business dello sci è maturo e non offre prospettive di crescita pro futuro. Per i nuovi punti di ristoro di Pian del Dosson e La Rocca verranno spesi 5milioni di euro: 1milione di euro direttamente dalla Provincia, aumento di capitale sociale di Paganella rifugi srl aprendo anche ai soci di Paganella 2001 spa (tradotto quindi potrebbe esserci ulteriore partita di giro della Provincia attraverso i Comuni che sono nella compagine sociale di Paganella 2001).

Trentino sviluppo spa (“braccio finanziario” della Provincia) possiede già una quota di Paganella 2001 del 35%. Copione già visto: mattone, cemento e solo con l’ottica del “da Sant’Ambrogio a Pasqua”.

Manca del tutto la volontà di pensare diversamente, del provare a immaginare una Paganella attrattiva dal 1°gennaio al 31 dicembre, pensando primariamente alla pratica dello sport all’aria aperta e ad attività legate al benessere fisico-relazionale della persona, non solo nei centri sull’Altopiano, ma in una strategia complessiva che va dai 215 metri sul livello del mare di Zambana Vecchia ai 2125 della cima Paganella.