Interrogazione del M5S su scarsa reperibilità e rincari ingiustificati di farmaci essenziali

Presentata un’interrogazione alla Giunta Provinciale per indagare il preoccupante fenomeno dei farmaci antitumorali essenziali, senza alternative, che spariscono dal mercato per poi tornare a prezzi aumentati fino a 16 volte.
I costi del sistema sanitario pubblico sono da tempo oggetto di confronto anche aspro a causa di scelte che, in nome della cosiddetta spending review, fanno ricadere sui cittadini il peso di sprechi e leggerezze di cui la Pubblica Amministrazione fatica ad avere ragione. mozione-rincari-farmaci-essenzialiRisulta singolare scoprire che, senza apparenti ragioni economiche o scientifiche, il costo di alcuni farmaci fondamentali a carico delle casse pubbliche è cresciuto secondo una progressione del tutto irragionevole.

Il M5s tramite un’interrogazione parlamentare ha già interessato la ministra Lorenzin, chiamando in causa direttamente l’AIFA, su una situazione che si continua ad aggravare e che vede coinvolte medicine molto importanti che non possono essere sostituite se non reperibili sul mercato.
Vengono citati i casi dell’Alkeran, Purinethol e Leukeran, tutti farmaci usati nel trattamento dei tumori, tutti di classe A, a carico del servizio sanitario pubblico, senza alternativa e prodotti sempre dalla stessa azienda, la Aspen Pharma. Sono spariti dalla circolazione in momenti diversi per poi ricomparire a prezzi esorbitanti. Il Purinethol è passato dai 15,98 euro ai 90,35 euro, con un incremento del +565%. Il prezzo dell’Alkeran è aumentato addirittura oltre sedici volte, del + 1.630%, da 5,23 euro a 85,33 euro. Il Leukeran, usato per il trattamento di linfomi non-Hodgkin e di adenocarcinomi ovarici, la cui distribuzione costava 7,13 euro è passato a 94,95 euro nonostante la molecola sia rimasta la stessa e l’azienda non ha dovuto sostenere esborsi per studi clinici e per l’autorizzazione all’immissione in commercio che risale addirittura al 2000.

Ricordiamo il danno del recente scandalo Avastin-Lucentis, entrambi farmaci per la cura della maculopatia, che a causa del cartello tra Roche e Novartis multato dall’Antitrust per 180 milioni di euro, è costato 1,2 miliardi di euro al servizio sanitario pubblico.
Per questo si auspica che attraverso la mozione depositata ieri, la Giunta, impegnata a valutare nuovi ticket sanitari, si muova altrettanto urgentemente per aprire le indagini del caso e fare chiarezza su una questione molto rilevante dal punto di vista non solo sociale e sanitario ma anche finanziario.