Interrogazione scritta: Chiarimenti in merito alla gara per il progetto definitivo della scuola elementare di Storo

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Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Trento, 11 novembre 2015

Egregio Signor

Bruno Dorigatti

Presidente del Consiglio Provinciale

SEDE

Interrogazione a risposta scritta n.

sulla gara a invito col sistema del massimo ribasso per il progetto definitivo della scuola elementare di Storo

A quanto risulta allo scrivente, l’assessore ai lavori pubblici della precedente consiliatura del Comune di Storo avrebbe promosso un concorso di progettazione in modo da valutare più progetti e far scegliere ad una commissione il progetto migliore per la nuova scuola elementare di Storo. Il nuovo Sindaco invece avrebbe deciso di affidare il progetto definitivo scegliendo direttamente i progettisti da invitare alla gara e adottando il principio del massimo ribasso. Lo stesso Sindaco, che di recente avrebbe deliberato di scegliere le imprese da invitare alle gare per i lavori mediante il sorteggio integrale ed in nome della massima trasparenza, ora sceglierebbe di persona i progettisti da invitare alla gara per la scuola elementare (lettera Protocollo nr.9599 di data 06 novembre 2015).

Il massimo ribasso è un metodo che sembra non conciliarsi con la qualità del progetto e di conseguenza l’Amministrazione potrebbe trovarsi tra le mani un progetto con caratteristiche non ottimali. Ciò metterebbe poi l’impresa che realizzerà l’opera nelle condizioni di avanzare riserve e di formalizzare costose varianti, con il rischio evidente di veder lievitati i costi finali rispetto agli 8,5 milioni di euro previsti (5,6 milioni di lavori e 2,9 milioni di somme a disposizione).

Pare che l’Amministrazione comunale abbia accantonato l’idea del concorso di progettazione perché non sarebbe più in grado di rispettare i tempi e la scadenza di agosto 2016 per ottenere il finanziamento provinciale dell’opera. Viene da chiedersi perché l’Amministrazione comunale di Storo abbia perso sei mesi di tempo dal momento del suo insediamento a maggio ed arrivi solo oggi a proporre una gara a invito con il massimo ribasso come unica soluzione. L’Amministrazione comunale avrebbe potuto almeno indire una gara a invito con offerta economicamente più vantaggiosa in modo da valutare anche la parte tecnica dei progetti e non solo l’offerta economica; la gara con offerta economicamente vantaggiosa avrebbe avuto gli stessi tempi di quella con massimo ribasso. L’Amministrazione comunale avrebbe potuto istituire una commissione al fine di valutare i progetti, invece ha scelto di procedere guardando solo al risparmio economico immediato e non considerando invece il vantaggio di avere il miglior progetto possibile per la scuola. Anche invitare i progettisti senza imporre nel bando precisi requisiti tecnici quali ad esempio la comprovata esperienza in progettazione di edifici scolastici significa svilire e degradare la progettazione e guardare esclusivamente al ribasso dei costi della progettazione.

Nel frattempo pare che gli inviti siano già arrivati ai progettisti che dovranno presentare l’offerta entro il 9 dicembre. Si passerà poi a sottoscrivere la convenzione col progettista prescelto lasciandogli poi cento giorni per elaborare il progetto definitivo. Tale progetto dovrà poi ottenere tutti i pareri necessari entro l’estate poiché ad agosto scadranno i termini del finanziamento provinciale sull’opera.

In virtù del più recente protocollo in materia di servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria, sottoscritto da tutti gli ordini professionali, dalla Provincia e dal Consiglio delle Autonomie locali, per i progetti come quello in oggetto, sotto soglia comunitaria, con un importo lavori superiore ad 1,5 milioni di euro e riguardante edifici scolastici, lo strumento da utilizzare doveva essere il concorso di progettazione, “al fine di stimolare le categorie professionali ad approfondire la conoscenza di soluzioni innovative, di maggiore economicità e di particolare pregio architettonico, tecnico e di inserimento ambientale”. Nonostante il protocollo sia sottoscritto dal Consiglio delle Autonomie, il Comune di Storo non sembra averne tenuto conto e sembra non averlo sottoscritto. Se ciò fosse verificato, anche questa condotta rappresenterebbe un’anomalia dell’iter amministrativo del progetto per un’opera degna di particolare attenzione come una scuola.

Infine nel bando emesso dal Comune di Storo si prevede che il progetto definitivo e quindi i lavori riguardino anche l’adeguamento dell’Auditorium adiacente alla futura scuola, nonostante tale opera, mai aperta da oltre un ventennio, in passato abbia già ricevuto finanziamenti attraverso i Patti Territoriali, risultando comunque mai ultimata.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  1. se è vero che la passata amministrazione del Comune di Storo aveva intrapreso la strada del concorso di progettazione per questo progetto, e per quale motivo tale impostazione sia mutata con la nuova amministrazione;
  2. se corrisponda al vero che il Comune di Storo non abbia sottoscritto il recente protocollo in materia di servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria;
  3. se nell’iter di autorizzazione del finanziamento provinciale dell’opera la Provincia consideri o meno le modalità di gestione di progetti come quello in oggetto al fine di garantire un’adeguata sicurezza e qualità e di non assecondare il semplice massimo ribasso;
  4. quale sia la posizione della Giunta nei confronti delle Amministrazioni Comunali che decidano di avvalersi del protocollo in materia di servizi relativi ad architettura ed ingegneria;
  5. Quale sia l’entità dei finanziamenti già erogati per l’auditorium di Storo e per quale motivo detta opera non sia mai stata portata a compimento;
  6. se ritenga corretto che il progetto riguardi anche la sistemazione di un’opera che ha già ottenuto altri tipi di finanziamento (Patti Territoriali);

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

   Cons. prov. Filippo Degasperi