Le novità di Ferragosto della politica trentina

Eccolo il regalo di Ferragosto ai trentini: una politica ricca di tante importanti “novità”. Prima tra tutte un Dellai stanco rieditato per la quarta volta che, stremato dall’essere un semplice numero a Montecitorio, decide di tornare in Trentino per trainare la sua UPT ai fasti del 2008, dimostrando che dietro di lui, nel centrosinistra, regna il nulla, il vuoto assoluto.

Altro bel dono ferragostano è un PD rissoso, suicida, buono solo a litigare e a non decidere, rassegnato a fare la stampella al sempre odiato alleato autonomista. Un PATT che piazza in pole position il suo Ugo Rossi, il cui aplomb e le cui abilità di prestigiatore politico sono riuscite per un attimo a far dimenticare ai trentini i pesantissimi tagli alla Sanità operati dal suo Assessorato, con reparti che chiudono, medici insufficienti, mancate assunzioni di personale, sale operatorie periferiche che chiudono il sabato e la domenica (con buona pace di chi si ammala il venerdì), ricoveri che chiudono.

E che dire del dono più inaspettato di tutti? Il Berlusconi del Trentino. Un Diego Mosna che si spaccia come l’uomo nuovo, l’uomo della svolta, l’uomo che predica contro il sistema clientelare e parassitario creato da Dellai, un sistema di cui Mosna stesso si è nutrito e tuttora si nutre, attraverso contributi milionari elargiti da Dellai stesso alla sua Diatec e alla sua Itas Volley. Può il proprietario della Diatec, partecipata dalla Provincia che ne ha acquistato le azioni per ricapitalizzarla e quindi salvarla, porsi come alternativa? Non dimenticando poi che dietro Mosna c’è il sempreverde Silvano Grisenti, altro nome nuovo della politica trentina, volpone dei “piazeroti”, condannato per truffa dalla Cassazione. Ma forse di questi tempi essere condannati in via definitiva dal III° ed ultimo grado di giudizio rappresenta più un onore che una vergogna…apre le porte a nuovi prestigiosi incarichi politici….a Roma come a Trento.

Manuela Bottamedi – candidata Movimento 5 Stelle Trentino

Comunicato ripreso da L’Adige

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