Le troppe criticità di Sanifonds

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Finanza

Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato quotidiano trentino barrato

quotidiano adige barrato

Del fondo sanitario integrativo che passa sotto il nome di Sanifonds si è fin qui detto e scritto molto. Per quanto ci riguarda, a parte la convinzione che gli investimenti e le risorse dovrebbero essere destinati alla Sanità pubblica, riteniamo che tale strumento presenti una gran quantità di punti oscuri.
Sanifonds, che riguarda esclusivamente i dipendenti pubblici, dovrebbe fornire prestazioni sanitarie integrative, ma valutandone la sostanza, come espressa dall’apposito nomenclatore, l’impressione che se ne trae è quella di essere di fronte a risorse distribuite a pioggia che comunque pare non supereranno una media di 80 euro all’anno dato che dei 128 complessivi una quota sarà destinata ai costi di gestione e un’altra in modo confuso alla non autosufficienza.
Ma i problemi di Sanifonds non si esauriscono in prestazioni e costi. Per quanto ci è dato capire, scorrendo lo statuto del fondo si scoprono cose a dir poco sorprendenti. In primo luogo la parte sindacale dell’assemblea del fondo sarà costituita sempre e solo da 4 rappresentanti ciascuno per CGIL, CISL e UIL, e questo a prescindere dalla rappresentatività effettiva (art.13). E attenzione che statuto e regolamento potranno essere modificati in qualsiasi momento dall’assemblea senza che i lavoratori possano avere voce in capitolo o eleggersi i rappresentanti (art. 14)!
Ma non basta, perché anche il metodo di adesione a Sanifonds lascia molto a desiderare. Si è infatti deciso di utilizzare il meccanismo del “silenzio assenso”, ovvero se un lavoratore non ci sta più che attento e non comunica adeguatamente la propria volontà di non aderire al fondo vi sarà iscritto d’ufficio. E non solo! Una volta iscritto egli non potrà uscirne prima di 3 anni, in un combinato disposto che somiglia parecchio ad una sorta di clausola vessatoria che solitamente richiede la manifestazione di consenso esplicito e specifico.
A fronte di tutto questo ci sentiamo di dire che così come è Sanifonds non può funzionare. Esortiamo pertanto i lavoratori a non aderirvi almeno fino a quando esso non sarà radicalmente riformato.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle