Leaseback Cipriani, i posti di lavoro non li creano i finanziamenti pubblici

«Non sono i provvedimenti di legge che creano il lavoro” scrive Matteo Renzi nella sua ultima e-news. Un principio che il Movimento 5 stelle ha fatto proprio ben prima che se ne rendesse conto anche il Sindaco Dimezzato. Come corollario potremmo aggiungere che i posti di lavoro non li creano nemmeno i finanziamenti pubblici, e di questo i cittadini (e i contribuenti) della Provincia dovrebbero essere ormai pienamente consapevoli, date le recenti costose esperienze.
Non sembra invece che se ne siano resi conto i nostri amministratori. L’assessore Olivi insiste in pratiche che hanno dimostrato la loro inconcludenza (oltre che il loro potenziale distorsivo) andando alla ricerca di giustificazioni nelle “garanzie di aumento dell’occupazione, investimenti innovativi, internazionalizzazione.»

Da ultimo il caso Cipriani profilati di Rovereto. 5,4 milioni di euro pubblici destinati, tramite il solito leaseback, all’acquisto di un’area industriale (l’area vale effettivamente 5,4 milioni ovvero quasi 500 euro/mq?) che saranno restituiti nei prossimi 18 anni per ottenere cosa?

Intanto, nonostante la grancassa mediatica, nessun aumento effettivo dell’occupazione dato che i 23 “nuovi” assunti già lavoravano nella stessa azienda tramite subappaltatori o contratti interinali.
Solo il tempo dirà se l’accresciuta attenzione ai piani industriali da parte della Provincia sarà tangibile o se il risultato sarà un’altra Whirlpool o un altro Maso Franch.

Per il momento ci accontentiamo dei dati di fatto: 5,4 milioni di euro sottratti a sanità, scuola e politiche sociali (dal primo gennaio 2014 aumenti medi del 2% per le quote delle Rsa) e dirottati per «stabilizzare» 23 lavoratori per 5 anni (nel caso Whirlpool erano 6).

235 mila euro per ciascun dipendente ci sembrano un po’ troppi.

Filippo Degasperi e Manuela Bottamedi