Lotta all’abbandono delle siringhe usate nei parchi pubblici

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«La situazione dei parchi pubblici è ormai purtroppo nota a tutti. Troppo spesso se non costantemente in molti di essi si assiste inermi all’uso quotidiano di droga in tutte le sue forme. Avendo partecipato direttamente ed attivamente all’iniziativa del maggio 2015 “Panchina pulita” ho potuto verificare con mano la presenza di molti luoghi ove i tossicodipendenti abbandonano le siringhe e/o gli aghi utilizzati con grave pericolo quotidiano per bambini ed adulti.» sostiene il Consigliere comunale del M5S, Andrea Maschio.
«Da quel giorno ho ritenuto doveroso tenere monitorato alcuni di questi luoghi ed ho verificato come tale situazione sia all’ordine del giorno nonostante la periodica pulizia degli organi competenti.»
Serve a questo punto ricordare come la dipendenza da eroina colpisca ormai a tutte le età. Da studi effettuati nella Capitale il 26,2% degli utenti è nella fascia di età 30-39 anni, il 33,3% rientra in quella 40-49, il 16,4% va dai 50 anni fin oltre i 60, mentre la fascia di popolazione giovanile fino a 24 anni segna il 13,6%. L’Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) calcola che l’anno prossimo gli eroinomani saranno 300mila in tutta Italia.
Crescerà anche il numero dei consumatori in età da liceo, ai quali è venduta maggiormente la variante “white”, che in genere si sniffa o si fuma. «Dalle nostre statistiche è risultato che c’è stato un incremento del 18% di consumo di eroina fra gli studenti romani tra i 15 e i 19 anni. Non solo, sempre dalle nostre statistiche si evince che dal 2011 al 2015, c’è stato un aumento del +37% di crescita di uso di eroina», afferma Roberto Mineo, Presidente del CeIS.
Parallelamente la situazione legata all’HIV negli ultimi anni è tale per cui l’incidenza dei contagi resta pressoché invariata negli anni, mentre continua a crescere la percentuale delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività: erano il 20,5% delle diagnosi di Aids nel 2006, mentre nel 2014 hanno raggiunto quota 71,5%. attivi. Nel 2014, in Italia, 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive; un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti. Sono in aumento, segnala un rapporto Oms-Ecdc, le nuove infezioni dovute a rapporti omosessuali, che erano il 30% nel 2005, mentre ora sono il 42%; quelle dovute a rapporti eterosessuali sono il 32%.Il progresso della medicina negli anni e la diffusione dei farmaci antiretrovirali hanno portato nel tempo a una netta diminuzione dei casi e dei decessi per Aids tutttavia una attuale bassa percentuale di persone in terapia è legata al fatto che, al contrario, una quota crescente di persone Hiv positive è inconsapevole della propria sieropositività. La colpa è del calo dell’attenzione, delle campagne di sensibilizzazione e dell’allarme sociale, che ha riportato l’opinione pubblica a considerare l’emergenza come limitata a fasce di popolazione di cui si sente di non far parte.
«In un momento di crisi sociale cosi pesante l’avvicinamento alle droghe pesanti sta tornando molto forte a costi molto bassi e ci si rende conto facilmente di come sia difficile risolvere la questione dall’alto. Riteniamo doveroso cercare una possibile metodologia di contenimento dal basso. Ovvero cercare di ridurre i contagi sia diretti, per l’uso di siringhe usate da un tossicodipendente ad un altro, sia indiretto per rischio di contatto con siringhe infette abbandonate.
Nel Comune di Modena ormai da anni è stato introdotto, anche al fine di aiutare i programmi di prevenzione HIV, l’uso di distributori scambiatori di siringhe che hanno dato il via ad una campagna nazionale con più di 170 macchine posizionate sul territorio nazionale e che hanno erogato più di 1.600.000 siringhe, dando così la possibilità a chi fa uso di sostanze stupefacenti per via parietale di avere sempre e comunque una siringa sterile. Questo fatto ha aiutato tantissime persone a non contrarre infezioni da utilizzo di siringhe sporche ed infette. Contemporaneamente ha ridotto l’abbandono indiscriminato delle stesse a terra essendo un incentivo per averne una nuova. Riteniamo pertanto utile, come progetto pilota, installare uno di questi dispenser, al fine di verificare se l’abbandono delle siringhe diminuisce.
E, solo successivamente, adottare eventualmente un programma di sviluppo in caso di esito positivo. L’alternativa può essere quella di installare un maggiore numero di telecamere, collegate alle forze di polizia, nei vari parchi cittadini con, parallelamente, un cospicuo numero di impianti illuminanti per scoraggiare la frequentazione nei parchi stessi da parte di queste persone.»

Consiglieri comunali M5S
Andrea Maschio
Paolo Negroni
Marco Santini