M5S critico sull’ampliamento delle piste da sci a Campiglio

 

Il comunicato stampa inoltrato dal candidato M5S Alessio Hueller il 24 agosto ’13:

“Il Parco Naturale Adamello Brenta ha dato una risposta al Piano Territoriale di Comunità delle Giudicarie esprimendo parere negativo all’ampliamento delle piste da sci Vagliana-Mondifra, Malga Darè e Monte Vigo e in zona Serodoli. Le zone in questione sono tutelate a livello locale, regionale, comunitario e internazionale.

Anche gli esperti di Italia Nostra, Trekking Italia e del WWF ritengono l’opera troppo costosa e gli sbancamenti necessari per la realizzazione degli impianti di risalita e le piste estremamente impattanti. Da queste due rilevazioni origina la conferma della bandiera nera alla Comunità delle Giudicarie da parte di Legambiente. Non ci si poteva aspettare diversamente.

Il M5S supporta le posizioni del PNAB e delle associazioni ambientaliste e considera inaccettabile l’ampliamento delle aree sciabili per questioni ambientali, economiche e sociali. E’ fermamente contrario e critico ad interventi in località Serodoli poiché questi comprometterebbero i delicati equilibri ecologici.

Ancora una volta si è mostrata vana la reazione di uno sparuto gruppo di esponenti del PD, che avevano minacciato opposizione nel proprio partito e in assemblea. E’ emersa nuovamente la logica perversa del partito. Anche a livello locale, la linea prevale sul volere della collettività soffocando chi – all’interno del partito stesso – ha ancora una certa coscienza ecologista.

Il M5S Trentino sostiene lo sviluppo ecosostenibile e la green economy, esattamente l’opposto di quello che sta facendo la Comunità delle Giudicarie, oltre agli slogan in tema di sostenibilità, mira solo ai numeri dell’afflusso turistico senza facilitare l’allargamento dell’offerta turistica in termini qualitativi.

Riteniamo inammissibile la devastazione delle area contenute nei perimetri del Parco Naturale Adamello Brenta. Gli interventi in località Serodoli risulterebbero molto costosi e pagati quasi interamente dai contribuenti. Altresì, provocherebbero danni irreparabili alla flora e alla fauna locale nonché disagi agli amanti dello sci d’alpinismo e delle ciaspole. Morirebbe cosi un settore che attualmente trova a Nambino e Serodoli un paradiso invernale incontaminato.

Vale la pena aprire una riflessione anche sui pro e i contro sui cannoni per l’innevamento. In opposizione alla possibilità di innevare zone in assenza di precipitazioni, vi sono problematiche di costi per l’acquisto, per l’approvvigionamento di  acqua e energia elettrica, che finiranno per essere pagati sempre dai contribuenti e l’inquinamento acustico nel periodo di funzionamento.

La costruzione di impianti da sci ci trova d’accordo ad alcune condizioni. In primo luogo questi non possono essere costruiti in aree tutelate a livello locale, nazionale, europeo o internazionale. In secondo luogo, non sono ulteriormente ammissibili contribuzioni pubbliche per la realizzazione di tali impianti e per l’acquisto di cannoni, eventualmente, i costi relativi devono essere sostenuti dai diretti interessati (albergatori, commercianti e favorevoli all’opera). In terzo luogo, è d’obbligo prendere atto del parere della collettività utilizzando strumenti come la progettazione partecipata, che la comunità delle Giudicarie troppe volte sostiene di utilizzare, ma che in verità non utilizza quasi per nulla.

Siamo consci che la Comunità di Valle voglia perseguire gli interessi di pochi piuttosto che quello dei giudicariesi. E’ semplicemente l’ennesimo segnale che ci indica la necessità di abrogare le Comunità di valle, macchinosi apparati burocratici incapaci di soddisfare i bisogni del cittadino e lontani dalle esigenze del territorio.”

Ripreso da Giudicarie.com – L’Adige

Secco no a nuove piste