M5S Trento: Notte consiliare di mezza estate


Non ci reputiamo certo soddisfatti dell’esito del muro contro muro della notte di mezza estate appena trascorsa.
Certo i presupposti erano ben più catastrofici.
Contro tutte le critiche che ci definivano ricattatori ed ostruzionisti abbiamo passato la serata a confrontarci con giunta, maggioranza e i nostri colleghi delle minoranze per addivenire in tempi onorevoli ad una soluzione accettabile.

La nostra proposta prevedeva di inserire il referendum consultivo per gli accordi pubblici privati che superassero i 5.000 mq.
Responsabili e consci delle varie sensibilità nel merito abbiamo proposto altre due alternative con limiti di 4.000 o 6.000 mq.
Questa soluzione ha incontrato da subito in interesse particolare da parte di quasi tutta la maggioranza, della giunta e di buona parte delle minoranze.
E’ stato il perno su cui si è incentrata buona parte della serata per studiare, limare, verificare ciò che potesse essere la giusta formulazione della proposta.
Ma si sà, è ormai assodato che il referendum di per sè, anche solo nel nominarlo, fa paura a molti o forse a tutte la parti in causa a parte la nostra.

E’ stato cosi che “magicamente” è uscita la soluzione di portare obbligatoriamente in Consiglio Comunale ogni accordo pubblico/privato oltre i 5.000 mq ben prima che sia sottoscritto dal Sindaco.
Il perchè questa “conquista” non ci esalta è presto detto. Sembra incredibile che ciò non sia già un procedimento automatico.
Tuttavia, se sono queste le battaglie per portare metodologie più aperte al dialogo ed alla costruzione di indirizzi e procedure migliori ed efficaci, ben venga anche quello che è successo in questi tre giorni.
Noi, sia chiaro, non molliamo mai! Sicuramente non ci piace e non ci è piaciuto il metodo in questo caso utilizzato ma queste sono le regole del Consiglio e, se non piacciono, si cambino visto che qualcuno dice che i numeri la maggioranza li ha.

Preme infine sottolineare come sia stata, ieri sera, l’occasione per stigmatizzare ulteriormente il brutto episodio della sera precedente.
La nostra trasparenza, il nostro onore, la nostra voglia di procedere con massimo rispetto per le istituzioni non merita di essere vista come un atteggiamento rivolto al discredito di alcuno.
Ci siamo ritenuti offesi del comportamento del Sindaco ed era per noi obbligatorio evidenziarlo nei modi e nei termini consentiti, senza falsità o strategie lontane dal nostro Movimento.
Siamo dunque soddisfatti di aver concluso le sedute consiliari estive con la dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che sul nostro apporto costruttivo e propositivo si può sempre contare, anzi si dovrebbe cominciare a vederlo come la vera novità di una nuova politica a misura di cittadino.

I consiglieri comunali M5S di Trento
Andrea Maschio
Paolo Negroni
Marco Santini