Mozione delle opposizioni per salvare il punto nascite di Arco


«Salvare il punto nascite di Arco non è un vezzo o una scelta “populista” ma una precisa necessità dei cittadini e del territorio dell’alto Garda ma anche della valle di Ledro e della valle del Chiese. Questo in sintesi il senso della mozione depositata oggi in Consiglio da tutti i Consiglieri di minoranza.

La questione del punto nascita di Arco è semplice: i dati in base ai quali è stata decisa la chiusura, come dimostrano anche le risposte ottenute in Parlamento, sono fuorvianti. Arco si rivolge ad un bacino di circa 50 mila abitanti, cui vanno ad aggiungersi quelli delle valli di Ledro e del Chiese a seguito della chiusura del punto nascite di Tione, senza contare i tanti turisti presenti in zona e l’attrattività naturale verso utenza da Lombardia e Veneto. Appare quindi chiaro come le valutazioni sulla chiusura facciano riferimento ad un bacino d’utenza sottostimato.

Alla stessa maniera, sottostimati sono pure i tempi di percorrenza recentemente resi noti, perché date le condizioni della viabilità il tempo per raggiungere l’ospedale di Rovereto da Arco ben difficilmente può essere inferiore alla mezz’ora, figurarsi per il cittadino proveniente da Bezzecca o da Borgo Chiese.

Per tutti questi motivi ed in considerazione dell’oggettivo mutamento della situazione introdotto dalla chiusura del punto nascite di Tione, riteniamo opportuno che la Giunta provinciale, dimostrando con i fatti la volontà sempre dichiarata di voler mantenere aperto il punto nascita dell’ospedale di Arco, si attivi per presentare una nuova richiesta di deroga alla chiusura e per adeguare contestualmente gli standard richiesti».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

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