Nidi e scuole dell’infanzia Trento: Insegnanti usa e getta?


«Precariato a vita. Questa è la prospettiva che pare emergere dai colloqui fra le organizzazioni sindacali degli insegnanti e la dirigenza della Pubblica Amministrazione tenutisi a Trento lo scorso 20 luglio.

A quanto riferitoci, per quel che riguarda il personale a tempo determinato di nidi e scuole dell’infanzia si intenderebbe procedere così: chi abbia lavorato 48 o più mesi alle dipendenze del comune di Trento (proroghe e rinnovi inclusi) potrà essere assunto a tempo determinato esclusivamente supplenze brevi, esigenze eccezionali o sostegno ai bambini BES. Per chi invece abbia lavorato meno di 48 mesi per l’amministrazione comunale del capoluogo saranno possibili anche altre forme di assunzione ma solo fino al raggiungimento del quarantottesimo mese. A quel punto anche questi insegnanti ricadranno nella prima casistica.

Se queste informazioni trovassero conferma saremmo di fronte ad un atteggiamento della pubblica amministrazione che sarebbe difficile non ritenere elusivo nei confronti della normativa vigente. Dal momento che dopo 48 mesi di lavoro si dovrebbe assumere si decide di bloccare prima le assunzioni precarizzando oltremodo le condizioni lavorative. Invece di premiare l’esperienza e la professionalità maturate si decide insomma di punirle. Si tratterebbe di un comportamento oltremodo cinico, la cui gravità sarebbe ulteriormente accentuata dal fatto che a occuparsi di metterla in pratica sarebbe lo stesso ente pubblico.

Al fine di fare chiarezza sui fatti ed esprimendo fin da ora la nostra volontà di sostenere gli insegnanti, in data odierna abbiamo presentato due interrogazioni in merito al Consiglio Provinciale e al Consiglio Comunale di Trento»

 

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Cons. Comunale Trento Paolo Negroni
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Cons. Comunale Trento Andrea Maschio
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Cons. Comunale Trento Marco Santini
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle
CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Trento, 27 luglio 2016

Egregio Signor
Bruno Dorigatti
Presidente del Consiglio Provinciale
SEDE

In data 20 luglio 2016 pare essere avvenuto un incontro formale tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza dell’Amministrazione pubblica per discutere i criteri per l’assunzione del personale a tempo determinato nei nidi e nelle scuole d’infanzia.

Pare sia intenzione dell’amministrazione applicare, per l’anno educativo 2016/2017 per le prossime assunzioni, le seguenti disposizioni:

  • coloro che hanno lavorato per il Comune di Trento per un periodo pari o superiore ai 48 mesi, comprese proroghe e rinnovi, possono essere assunti a tempo determinato esclusivamente per sostituzione di personale assente titolare di posto o supplente di titolare, pertanto unicamente per supplenze brevi oppure per brevi esigenze eccezionali o per sostegno ai bambini BES;

  • per coloro che non hanno superato la soglia dei 48 mesi, è possibile l’assunzione anche per le altre tipologie quali posto vacante, posto extra organico, posti annuali scoperti, ma fino al raggiungimento del tetto dei 48 mesi, comprese proroghe e rinnovi. Al raggiungimento della soglia si applica la disposizione del punto precedente.

Pare altresì che tra un contratto e l’altro si applicherebbero i periodi di sospensione di 10 giorni per i contratti fino ai 6 mesi e di 20 giorni per quelli superiori ai 6 mesi.

Posto l’importante impatto sociale dell’applicazione di tale eventuale adeguamento, in conseguenza del quale si prefigurerebbero due gravi criticità quali una significativa diminuzione, se non sospensione, dello stipendio e difficoltà a trovare altri impieghi lavorativi per gli insegnanti che hanno già accumulato anni di servizio;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  1. se corrispondono al vero le informazioni sindacali riportate in premessa;

  2. quali iniziative si intendono porre in essere a tutela degli insegnanti.

  3. se un comportamento quale quello indicato in premessa non si possa considerare elusivo del fine della normativa il cui obiettivo è la stabilizzazione di chi da anni si impegna e non la sua esclusione dal mondo del lavoro.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. prov. Filippo Degasperi