Nuovo regolamento Azienda Sanitaria: forti con i deboli e deboli con i forti?

Filippo Degasperi, consigliere provinciale del M5S prende posizione in merito al nuovo regolamento per i dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale: “C’è quasi da ridere – esclama Degasperi – una organizzazione che il doppio o il triplo lavoro ce l’ha nel dna propone un regolamento severissimo, dove si pretendono dai dipendenti dichiarazioni dei redditi e persino il monitoraggio delle attività di volontariato che potrebbero essere ritenute incompatibili con l’incarico presso l’azienda sanitaria. Il tutto, si dice, per combattere la piaga del doppio lavoro. Peccato però che la scure evita accuratamente di abbattersi su chi il doppio lavoro lo esercita regolarmente e anche a norma di legge come i dirigenti medici”.

Degasperi intende quindi vederci chiaro: “Vedremo a chi si applicano queste regole. Ad esempio ci sono potenziali conflitti d’interesse per i dipendenti? Benissimo. Ma i medici che esercitano la libera professione e al contempo lavorano anche nel pubblico non sono forse in conflitto d’interessi? Credo che ogni cittadino sappia bene come ci siano due maniere per venire visitati da uno stesso medico: aspettando la mutua, con tutte le lungaggini ed i rischi del caso, o pagandolo come privato, in modo da velocizzare le cose. Ecco, questo non è forse un esempio di conflitto d’interessi istituzionalizzato? Quindi come si valuta il conflitto d’interessi e a chi si applicano i controlli? Si parla poi di verifica del “necessario recupero psicofisico”. Anche qui viene spontaneo chiedersi se i controlli riguarderanno solo uscieri e impieganti oppure se anche la condizione psicofisica dei dirigenti medici occupati nel doppio lavoro sarà oggetto delle stessa attenzioni. Anche il tetto annuo previsto dall’Azienda per le prestazioni extra lavorative se non evidenziasse una pesantissima discriminazione sarebbe da barzelletta. L’idraulico dipendente dell’APSS non potrà incassare compensi occasionali per più di 7mila euro mentre per la libera professione medica pare che nessun limite sia alle viste”.

“Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo di fronte a questo regolamento – conclude Degasperi – altre ne porremo in una interrogazione che abbiamo intenzione di presentare non appena il documento sarà disponibile integralmente. Perché il M5S condivide la lotta ai privilegi e agli sprechi, ma non si può pensare di fare la faccia cattiva solo con i dipendenti semplici sorvolando completamente sulle figure che il problema lo pongono sul serio. Se vogliono un regolamento duro va benissimo ma si deve applicare a tutti, non solo ai più deboli e facili da colpire, altrimenti anche questo provvedimento si risolverà nella solita farsa pensata per spargere fumo e fare propaganda, nella migliore tradizione gattopardesca italiana!”

Ufficio Stampa 5 Stelle Trentino