Panizza e il Patt schiavi dei centralisti

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Il MoVimento 5 Stelle ha sollevato in tempi non sospetti la questione dell’Autonomia, denunciando la deriva centralista del governo a guida Pd e la conseguente imposizione di sacrifici inaccettabili ai cittadini del Trentino Alto Adige. Da sempre difendiamo il nostro territorio opponendoci ai progetti governativi tesi a raggiungere questo allarmante obiettivo. I sedicenti partiti autonomisti, invece, hanno appoggiato continuamente la scellerata strategia di progressiva erosione delle garanzie politiche, istituzionali, economiche e finanziarie del nostro territorio.

Ora il premier Renzi, con il combinato disposto delle controriforme incostituzionali e della legge di instabilità, sta accelerando questo processo per accentrare i poteri a discapito delle autonomie e saccheggiare il Trentino Alto Adige. L’obiettivo finale, come espresso chiaramente nel libro «Stil novo» e ribadito dal ministro Boschi, è di eliminare lo statuto di Autonomia. Un’operazione che si sta realizzando con la piena complicità sia della maggioranza di centrosinistra a Trento e Bolzano, sia dei parlamentari eletti in Regione che appoggiano il Governo.

I portavoce a 5 Stelle sono gli unici che stanno lottando concretamente per difendere e valorizzare l’autonomia locale. Pertanto, il timido appello del senatore Franco Panizza va respinto al mittente perché chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Se oggi il Governo può attaccare frontalmente le autonomie speciali è a causa dell’appoggio incondizionato del suo partito, che insieme alle altre forze politiche vota a favore dello smantellamento delle nostre prerogative previsto dai provvedimenti renziani e firma l’accordo capestro imposto ai cittadini trentini e altoatesini.

La politica dei due forni di Rossi, Kompatscher e dello stesso Panizza, che a parole si dicono autonomisti ma nei fatti sostengono il centralismo, è quanto di più dannoso possa esserci per l’autogoverno del nostro territorio. Al senatore Panizza, che rievoca il tragico ventennio fascista, suggerisco di approfondire le antecedenti lotte del nostro concittadino, il patriota Cesare Battisti, per ottenere l’autonomia delle nostre terre nel quadro di una compiuta coesione nazionale.

Il Governo vuole scardinare l’ordinamento del Trentino Alto Adige e spremerlo per fare cassa, facendo pagare il conto della propria fallimentare politica economica al nostro territorio. I sedicenti autonomisti dovrebbero mostrare la stessa determinazione nel difendere, ad ogni costo, il virtuoso sistema di governo del Trentino Alto Adige perché sia da modello per le altre realtà locali, invece di contribuire vigliaccamente al suo annientamento. Questo, di fronte al conclamato centralismo autoritario di Renzi, significa essere collaborazionisti.

È il momento, invece, di prendere esempio dalla resistenza opposta dal MoVimento 5 Stelle. Panizza non voti la fiducia a un Governo che disprezza l’autonomia e non ne riconosce il valore, invece di scrivere lettere non corrisposte per spiegarglielo. Legga piuttosto il testo delle controriforme incostituzionali, firmato dal ministro Boschi, che toglie le competenze ai territori per consegnarle al Governo centrale. Oppure il progetto di legge elettorale, noto come Italicum, che sottrae ogni peso politico alle province di Trento e Bolzano. Legga, ancora, l’accordo suicida imposto da Renzi alle nostre finanze, un autentico sacrificio della nostra stessa dignità sull’altare del neocentralismo.

Panizza, e prima di lui i governatori Rossi e Kompatscher insieme a tutti i cosiddetti autonomisti, smettano di essere complici della svendita del Trentino Alto Adige per garantirsi la poltrona. Scendano al nostro fianco, a lottare con ogni mezzo per salvare l’Autonomia, oppure si decidano a sciogliere Patt e Svp per confluire nel partito di Renzi e Boschi.

I cittadini non possono essere vittime dei giochi di palazzo, è in gioco la vita dei nostri territori. Il M5S farà le barricate per difenderli.

Riccardo Fraccaro

 

(pubblicato su L’Adige on line, 31 ottobre 2014, http://www.ladige.it/editoriali/panizza-patt-schiavi-centralisti)