Presidenti Circoscrizioni Rovereto: da stipendio a rimborso spese


Questa notte abbiamo concluso le votazioni riguardo la riforma alle circoscrizioni.

4 consigli per raggiungere un risultato.
Qualcuno ha detto troppo. A mio avviso no.
Nel mio piccolo ho cercato di portare “saggezza” nelle intenzioni della maggioranza. Con metodi istituzionali? No. Con gli strumenti che abbiamo a disposizione: la denuncia e il coinvolgimento della popolazione.
Quando abbiamo, ho come portavoce, denunciato la possibile deriva personalistica delle circoscrizioni, e il conseguente allontanamento di queste dalla popolazione, abbiamo favorito un dibattito che ha portato tutta la minoranza a muoversi compatta per cercare di evitare una riforma deleteria per la città.
Dico subito che non è la riforma dei nostri sogni. Secondo me non servirà ad avvicinare nessuno alla partecipazione. Siamo solo riusciti ad evitare storture, stipendi, rimborsi spese, potentati.
Nulla contro gli attuali Presidenti di Circoscrizione, anche se alcuni di essi già chiedono rimborsi aziendali per il tempo “sottratto al lavoro” (io non mi sognerei mai di farlo, visto che si può tranquillamente operare nelle restanti 128 ore settimanali di vita senza utilizzare le 40 lavorative).
Io mi immagino le circoscrizioni come assemblee popolari, con un coadiutore alla partecipazione, magari a rotazione nella consiliatura, estratto a sorte da una lista positiva (ovvero di volontari) che si prenda l’onore di riunire i cittadini dei quartieri per discutere le tematiche senza colore politico. Senza che nessuno possa, guardandolo seduto con gli assessori, pensare che abbiano già deciso tutto in privato, perché cittadino tra i cittadini.
Ma soprattutto perché credo fermamente nel coinvolgimento continuo dei cittadini.
Questo è stato il mio contributo in consiglio comunale, al fine di dare soluzione a una chiara necessità scaturita dalla discussione: la troppa politicizzazione delle circoscrizioni.
Tesi che ha anche suscitato interesse.
Siamo quindi riusciti a far variare la delibera sugli stipendi ai presidenti, che è passata da 785,5€ al mese, con possibilità di ulteriori rimborsi spese, a 300 lordi comprensivi di tutto.
Noi volevamo che fosse zero, abbiamo portato un solo emendamento per chiedere l’annullamento dell’emolumento, e l’ho ritirato quando si è raggiunto l’accordo della diminuzione del 60% della cifra, anche perché l’emendamento sarebbe stato ritirato d’ufficio, in quanto l’articolo già emendato.
Ho votato NO, in quanto la mia coerenza nella battaglia mediatica, nella richiesta di mobilitazione in consiglio comunale, nell’aver attaccato anche duramente la Giunta, mi imponeva di non accordare il mio assenso alla manovra.
Sono soddisfatto del lavoro che siamo riusciti a fare e ringrazio gli attivisti che mi hanno supportato in questa battaglia. Ringrazio anche i roveretani che, sui social e direttamente, ci hanno dato la forza di continuare il lavoro.
Non mi sento unico artefice del risultato, chiaramente senza la restante parte della minoranza non avrei potuto ottenerlo.
Ma è chiaro il traino che il M5S roveretano ha fatto in questo specifico argomento, che ha dato a tutti i contrari, e forse anche a chi nella maggioranza era in disaccordo, la forza di esprimersi e di esternare il proprio dissenso.
Però ricordo che la delibera è stata presentata col massimo possibile dalla legge e che solo la pressione mediatica che abbiamo prodotto ha permesso all’aula di modificarla. Questa la mia analisi.
Qualcuno ha detto che questa azione è stata populista, o meglio ha fatto capire che lo pensava, ma il tema non era 750€ o nulla, il tema era creare un presidente stipendiato o un coadiutore di partecipazione.
Chi nella maggioranza non capisce che la nostra battaglia non era per sottrarre soldi a qualcuno (non come primo obiettivo almeno) ma era per una diversa visione del ruolo delle circoscrizioni, commette un errore enorme.
E i Presidenti e i Consiglieri circoscrizionali – e comunali – più attenti e più consapevoli della necessità di recuperare seriamente la partecipazione cittadina, coglieranno sicuramente la nostra azione in modo positivo.
Ma quello che ci importa di più è che i roveretani siano coinvolti continuativamente nelle azioni della macchina amministrativa. E occorre ripartire dalle circoscrizioni. Per questo chiederemo l’applicazione puntuale del nuovo regolamento soprattutto nelle parti inerenti la partecipazione popolare. Siamo disponibili per aiutare tutti i cittadini e i consiglieri circoscrizionali in questo lavoro, Presidenti compresi.

Consigliere Paolo Vergnano
MoVimento 5 Stelle – Comune di Rovereto