Renzi contro le istanze delle PMI

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Roma, 14 ottobre 2013

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un progetto di legge a sostegno degli esercizi commerciali, siamo stati gli unici a difendere il settore e le larghissime intese hanno fatto ancora una volta gli interessi della grande distribuzione. Questo, nel suo giro turistico nel cuore produttivo del Paese, il Trentino Alto Adige, Matteo Renzi non l’ha detto perché il suo partito si è espresso contro le istanze delle piccole e medie imprese.

La nostra proposta si pone l’obiettivo di salvaguardare i piccoli commercianti e tutelare i lavoratori: stabilisce, infatti, di affidare la disciplina delle aperture festive alle Regioni e agli enti locali d’intesa con le associazioni di categoria. Solo in questo modo si ripristinano regole certe in un settore che è diventato una giungla e dove vige la legge del più forte.

Di fronte alla concorrenza sleale da parte dei grandi centri commerciali non si sono registrati né maggiori assunzioni né un aumento dei consumi, ma solo una compressione dei diritti. Al contrario, le piccole e medie imprese sono state messe in ginocchio. Pur di rimediare a questi devastanti effetti delle liberalizzazioni selvagge di Monti, abbiamo sottoposto all’Aula (intervento di Michele Dell’Orco) anche un testo di minoranza che rilancia un ddl di iniziativa popolare promosso da Confesercenti.

Ma i partiti di maggioranza hanno fatto orecchie da mercante, schierandosi a favore della grande distribuzione e condannando a morte i piccoli esercizi commerciali. Pd e Pdl sono i responsabili di questo scempio ai danni delle Pmi e dell’ennesimo favore ai poteri forti. Ora è più chiaro per tutti in che modo si concretizzano le pressioni dei lobbisti nei confronti dei vecchi partiti.

Riccardo Fraccaro