Le soluzioni immediate per ridurre il traffico sull’A22


“Il 20 giugno scorso sono stati forniti i primi dati sul traffico lungo la A22 nel primo semestre 2013. Per quanto riguarda il traffico di TIR, si registra un calo che rispecchia i dati del 2012. Ciò non fa che sottolineare un fatto ormai indiscutibile: la società BBT SE, incaricata di realizzare la Galleria di Base del Brennero all’interno del grande progetto TAV Monaco-Verona, ha sbagliato le sue previsioni. Fin dal 2011, i dati reali del traffico merci su gomma sulla A22 risultavano del 24% più bassi rispetto a quelli che BBT SE aveva previsto e che quindi giustificavano la realizzazione della grande opera (le previsioni di un costante aumento del traffico non tengono conto di variabili quali la crisi economica e il fatto che viviamo in un pianeta dalle risorse finite). A ciò si aggiungono i nuovi dati rilasciati da A22, che indicano una diminuzione costante del traffico di TIR negli ultimi due anni.”

“Il progetto TAV Monaco-Verona (in Italia 218 km di nuova linea ferroviaria di cui 191 in galleria attraverso le valli dell’Isarco e dell’Adige; si tratta della più grande opera mai progettata nella storia del Trentino-Alto Adige) avrà costi ambientali e finanziari enormi (4,8 miliardi di euro per soli 23 Km di Galleria di Base!). Ridurre il traffico sulla A22 è assolutamente necessario, ma deve essere fatto subito: ce lo ordina la direttiva europea 2008/50, visto che i livelli di inquinamento lungo l’autostrada sono ampiamente oltre i limiti di legge e pareggiano quelli che si registrano in grandi città come Milano, Torino e Roma. Ma come si può fare? Con una grande opera dai costi enormi e realizzata forse tra 30 anni?”

“Noi del MoVimento 5 Stelle ci siamo invece concentrati sull’uso che si fa delle infrastrutture che già abbiamo. La linea ferroviaria esistente è utilizzata in modo inefficiente: se fosse fatta funzionare come avviene in Austria e Svizzera, sarebbe in grado di assorbire circa il 60% dell’intero traffico merci che attraversa il Brennero. Le cose da fare sono innanzitutto utilizzare la linea storica al massimo della sua capacità (l’inquinamento acustico generato andrebbe ridotto con barriere antirumore, materiale rotabile adeguato e minori velocità dei treni nei tratti urbani abitati) ed incentivare le ditte di trasporto all’utilizzo della ferrovia al fine di renderla competitiva economicamente più dell’A22 stessa.”

“Inoltre, chi lo sapeva che sulla A22 c’è un 30% di “traffico deviato”, cioè di TIR che dalla Germania devono andare a Milano, ma che, per ragioni di convenienza economica, passano attraverso il Brennero? I pedaggi sulla A22 sono infatti cinque volte più economici rispetto a quelli che si pagano per esempio sulla A13 in Austria: la soluzione è adeguare le tariffe autostradali a quelle degli altri valichi alpini e ciò incrementerebbe la domanda del trasporto merci su rotaia. Si risolverebbero così i nostri gravi problemi di inquinamento – oggi e non tra 30 anni – e il denaro pubblico sarebbe utilizzato per le questioni più urgenti della nostra comunità, già messa a dura prova dalla crisi economica.”

Riccardo Fraccaro, Filippo Degasperi, Manuela Bottamedi, Paolo Vergnano, Oscar Armanini, Marianna Demattè, Andrea Fogato