Il rimpasto delle poltrone è un’occasione persa per la nostra città 

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E rimpasto fu. Dopo un anno e mezzo di tira e molla, ricatti, situazioni tragicomiche (più tragiche che comiche, visto che di mezzo ci sono i cittadini di Trento) ecco che finalmente il sindaco Andreatta ha preso una decisione. Una decisione che dovrebbe garantire la cosiddetta “governabilità”, ovvero la maggioranza che a questa amministrazione è sempre mancata. Invece non cambierà nulla. In barba alla tanto sbandierata necessità delle quote rosa e della doppia preferenza di genere, a cui il centrosinistra autonomista si sta dedicando con tanto fervore, è stato dato il benservito proprio all’assessora Marika Ferrari, che sarà sostituita dal collega di partito Tiziano Uez. E questo dovrebbe essere il rimpasto che garantirà stabilità alla Giunta Andreatta? Nossignori. Non basta spostare una pedina sullo scacchiere, sostituire un assessore con un altro: l’ingresso in giunta di Tiziano Uez non sposterà di una virgola i problemi, che si ripresenteranno puntuali da domani. Se Andreatta crede ora di poter dormire sonni tranquilli potendo contare sull’appoggio della maggioranza, sappia che il problema si ripresenterà tal quale per le delibere che richiedono una maggioranza qualificata, nel nostro caso 27 voti. Dubitiamo che gli scontenti rimangano fedeli al sindaco, per cui… siamo punto e a capo. E non sappiamo ancora cosa cambierà all’interno delle commissioni. Ci auguriamo almeno che dopo questo sofferto rimpasto il Sindaco cominci a rispettare il ruolo degli assessori e li lasci lavorare senza condizionamenti, almeno per evitare le pessime figure a cui abbiamo dovuto assistere in questi mesi.

La verità è che questa messinscena del rimpasto è una perfetta cartina di tornasole dell’attuale situazione politica in cui versa non solo la nostra città, ma tutto il Trentino. Abbiamo disertato il consiglio di ieri, perché non accettiamo di assistere passivi al solito poltronificio e alle finte beghe di partiti che perseverano nel fare il proprio tornaconto invece di tutelare l’interesse generale. Da un anno e mezzo la maggioranza è nel caos più totale e siamo pronti a scommettere che sarà così anche per i prossimi mesi: questo è il risultato quando le dinamiche interne prevalgono sulle esigenze della società, quando i personalismi e gli scontri di potere impediscono anche di amministrare nell’interesse dei cittadini: così Trento rischia di sprofondare nelle sabbie mobili! I cittadini chiedevano una sola cosa: un governo della città che dia finalmente una prospettiva, che lavori non per il futuro delle poltrone di qualche assessore, ma per il futuro di tutti.

Anche stavolta un’occasione mancata.

Consigliere Comunale M5s Trento
Paolo Negroni

Andrea Maschio
Marco Santini