Rovereto: lo stipendio ai presidenti circoscrizionali snatura il patto con la cittadinanza

Quando nel maggio 2015 siamo andati al voto per il Comune di Rovereto, era chiaro che le circoscrizioni non dovessero essere luogo di lavoro per i politici locali, ma un luogo di discussione e di partecipazione aperto alla popolazione.
Certo ha vinto una coalizione che in uno dei punti apriva a un rimborso spese per chi, come i Presidenti, fosse chiamato a impegnarsi maggiormente.
Ma tra un rimborso spese e uno stipendio di 9426€ l’anno passa la differenza tra il concetto di assemblea popolare e lavoro full-time.
Molti concittadini roveretani, infatti, mantengono una famiglia con una cifra simile.
Non riusciamo neppure a immaginare che tipo di spese i Presidenti siano chiamati a sostenere per raggiungere la cifra fissa di quasi DIECIMILA euro l’anno.
Inutile che il Sindaco continui ad affermare in aula che questo è un mero rimborso spese.
Per rimborsare…prima occorre spendere. E il lavoro circoscrizionale non comporta spese. Vogliamo dire che le circoscrizioni roveretane siano così estese da comportare costi di rimborsi chilometrici, oppure che i Presidenti debbano soggiornare per le loro incombenze istituzionali in hotel in giro per l’Europa e per il mondo?
Non crediamo proprio.
Il presidente al massimo può consumare un paio di scarpe all’anno per camminare e incontrare i proprio concittadini.
Non elettori, concittadini.
Perché questa proposta, di fornire uno stipendio, trasforma chi ha volontariamente messo a disposizione la propria competenza, voglia e impegno civico in un professionista della politica.
Altre cose dovrebbero preoccupare l’attuale maggioranza.
Ovvero chiedersi come mai le istanze delle circoscrizioni siano spesso disattese, come mai le assemblee popolari non siano sempre convocate, seppur presenti nell’attuale e nel futuro regolamento.
Come mai, ad esempio, tali assemblee non siano state convocate per discutere dello stipendio ai Presidenti. Come se sia argomento che il “normale” cittadino non possa discutere e/o comprendere.o
Secondo noi le circoscrizioni hanno ragione della loro esistenza fin quando sono momento propositivo della comunità circoscrizionale.
Invece l’intendimento della Giunta è trasformarle in un organo politico da poter guidare, nè è la prova l’assurdo ammontare della proposta di stipendio ai Presidenti.
La domanda è: quale Presidente potrà opporsi domani ad atti giuntali che non condivide avendo ricevuto lo stipendio? La risposta è una sola: solo chi lo rifiuterà.
Questo deve essere lo spirito di una assemblea popolare che ha il suo radicamento nell’esercizio volontario del bene comune e non nella “palestra politica” per farne una carriera personale. Volontario, apartitico e non remunerato.
Per questo abbiamo proposto che le circoscrizioni NON siano composte da elementi eletti, ma estratti a sorte e su base volontaria senza stipendio. Per cancellare ogni tipo di possibile connivenza, anche solo ipotetica, con la Giunta.

Consigliere Paolo Vergnano
MoVimento 5 Stelle – Comune di Rovereto