Sacro Cuore: discrimina sugli orientamenti sessuali dei propri dipendenti ma non sui finanziamenti dell'ente pubblico

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Contributi

La vicenda del S. Cuore e della discriminazione subita da un’insegnante per motivi che con la professionalità, l’impegno e la competenza non hanno nulla a che fare dimostra una volta in più che i finanziamenti alle scuole private come strutturati oggi non consentono da parte dell’ente pubblico un’adeguata verifica delle finalità ultime cui tali risorse sono destinate. Il solo fatto che all’interno delle scuole private la selezione dei docenti possa avvenire sulla base di orientamenti sessuali, opinioni politiche o confessioni religiose sarebbe un motivo sufficiente per azzerare definitivamente il copioso flusso di risorse provinciali che finisce nelle casse di queste organizzazioni.
Ogni anno sono oltre 50 i milioni di euro che la PAT destina (insieme ad una cospicua dotazione di strutture anche nuovissime come quelle di Villazzano) a istituzioni scolastiche e formative private, prevalentemente confessionali sottraendoli di fatto alla scuola pubblica. Il M5s, pur contrario al sistema privatistico trentino, per limitare l’arbitrio nella gestione dei contributi provinciali, proporrà al Consiglio, attraverso una mozione, di subordinare il finanziamento alla presentazione, da parte delle istituzioni private, di un piano relativo all’utilizzo del personale che, svincolato dal singolo anno scolastico, preveda un impegno su articolazione pluriennale coerente con la durata del percorso scolastico o formativo finanziato, garantendo agli insegnanti individuati per quel percorso contratti pluriennali che assicurino, fin dall’avvio, la copertura delle previsioni e la continuità didattica contemperando qualità dell’offerta formativa e dignità del lavoro.

Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle