Centro Santa Chiara e le politiche culturali clientelari trentine

Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi (MoVimento 5 Stelle) hanno presentato in Consiglio provinciale un’interrogazione con 7 domande sul Centro Servizi Santa Chiara di Trento. La Provincia si è presa carico di sanare il “buco” di bilancio da 3,5 milioni di euro dell’ente con 2,5 milioni nel bilancio 2013 e 1 milione di euro nel bilancio 2014, subordinando l’intervento ad una serie di regolamenti di organizzazione e contabilità da realizzarsi nell’ente di via Santa Croce.

La prima domanda chiede perché è stato fatto questo stanziamento ex post all’ente, senza rispettare la normativa sulla concorrenza del settore come rilevato nella circolare AS 463 del 24/7/2008 dell’Antitrust inviata alla Provincia. Il secondo quesito, visti i cospicui stanziamenti extra bilancio a favore del Centro, interroga sul perché non si è pensato per il 2014 a modalità e criteri diversi di elargizione e investimenti dei fondi per la cultura e lo spettacolo, nel rispetto delle norme sulla  concorrenza e del pluralismo.

Quindi si chiede al presidente Ugo Rossi se il Santa Chiara ha presentato, entro un mese dalla adozione della delibera di marzo 2013, la prima bozza dei regolamenti di organizzazione e contabilità. La quarta domanda riguarda lo stanziamento da 1 milione di euro previsto per il 2014: il Centro Santa Chiara  ha ottemperato alle “Direttive per l’organizzazione e per la gestione economico-finanziaria” contenute nella delibera? Ha predisposto un bilancio preventivo pluriennale in equilibrio?  Il Dirigente del Servizio attività culturali della Provincia ha affiancato il Centro nell’attività di  monitoraggio della gestione economica-finanziaria, nonché nell’attuazione e nel recepimento delle direttive allegate alla delibera?

Per la quinta richiesta si torna all’antitrust: la Provincia ha valutato i contenuti della circolare AS 463 del 2008 prima di erogare nuovi finanziamenti al Centro?
Sesta e settima domanda infine riguardano la concessione da parte del Centro dell’uso gratuito di strutture provinciali e comunali. Con quali criteri sono state concesse gratuitamente le strutture? A quali agenzie?

La circolare antitrust è visualizzabile a questo indirizzo.

Il testo completo dell’interrogazione

Il 14 marzo 2013, con delibera n. 478,  la Giunta Provinciale ha deciso di stanziare la somma di 3 milioni e mezzo di euro per sanare il “buco” del Centro Servizi Santa Chiara. Sono stati previsti 2,5 milioni nel bilancio 2013 subordinando invece l’erogazione del milione di euro, imputato al bilancio 2014, all’adozione da parte dell’Ente di una serie di regolamenti di organizzazione e contabilità; all’attivazione di un sistema di controllo gestione, controlli ispettivi interni per la verifica del rispetto degli equilibri economici e finanziari, nonché in ordine alla regolarità della gestione amministrativa, finanziaria e contabile. Ha stabilito l’obbligo, da parte del Centro, di produrre una prima bozza dei regolamenti di organizzazione e di contabilità entro un mese dall’adozione della delibera.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

– perché, in attesa della pronuncia dell’Autorità giudiziaria sul procedimento a carico dei responsabili del “buco”, è stato fatto questo stanziamento ex post, senza rispettare la normativa sulla concorrenza nel settore (come rilevato nella circolare AS 463 del 24/7/2008 dell’Antitrust inviata alla Provincia);

– perché, visto i cospicui  stanziamenti extra bilancio a favore del  Centro Santa Chiara che si sono ripetuti negli ultimi anni, non si è pensato per il 2014 a modalità e criteri diversi di elargizione e investimenti dei fondi per la cultura e lo spettacolo, nel rispetto delle norme sulla  concorrenza e del pluralismo;

– se il Centro Servizi S. Chiara ha presentato, entro un mese dalla adozione della delibera sopra citata, la prima bozza dei regolamenti di organizzazione e contabilità ed in caso positivo averne copia;

– se la Provincia di Trento, per lo stanziamento di un milione di euro previsto per 2014, abbia verificato se il Centro Servizi S. Chiara si sia attenuto alle indicazioni previste dalla delibera 478 del 14 marzo 2013 e più nel dettaglio:
a) se ha ottemperato alle “Direttive per l’organizzazione e per la gestione economico-finanziaria” contenute nella delibera;
b) se ha predisposto un bilancio preventivo pluriennale in equilibrio;
c) se il Dirigente del Servizio attività culturali della Provincia ha affiancato il Centro nell’attività di  monitoraggio della gestione economica-finanziaria, nonché nell’attuazione e nel recepimento delle direttive allegate alla delibera.

– se la Provincia di Trento abbia verificato, prima di erogare finanziamenti al Centro, che siano state rispettate tutte le raccomandazioni contenute nella circolare Antitrust AS 463 del 24/7/2008;
con quali criteri  il Centro Santa Chiara ha  offerto nel 2013 e per il  2014 l’uso a titolo gratuito di strutture pubbliche (comunali e provinciali) per eventi di spettacolo;

– i nominativi delle agenzie che hanno ricevuto l’uso di strutture a titolo gratuito.