Se la politica strumentalizza la sanità e i problemi dei malati

Apprendiamo con stupore dalla Pagina Facebook del candidato sindaco, che Francesco Valduga introdurrà un incontro organizzato dai Verdi di Rovereto sul tema dell’Alzheimer.
Tra i nomi in cartellone anche quello del consigliere comunale uscente Mauro Previdi. Entrambi medici e pertanto non certo privi di una certa competenza sul tema, ma attualmente nel pieno di una campagna elettorale: lo stesso volantino elaborato per pubblicizzare l’iniziativa, indica, come unica referenza di Francesco Valduga, quella di «candidato sindaco».
Questa, così come la scelta di organizzare un evento di tale portata tematica da parte di una lista di partito in una fase delicata e cruciale della politica roveretana, ci lascia semplicemente esterrefatti.
Inoltre, troviamo altrettanto stridente la partecipazione all’iniziativa di una cooperativa sociale, la Namasté di Bergamo, i cui responsabili e collaboratori, si legge nel cartellone, interverranno raccontando le esperienze del loro Centro Diurno per malati di Alzheimer.
Cosa si cela dietro questa iniziativa?
La necessità, da parte dei politici, di ammantare in un’aura di rassicurante altruismo e di calcolata attenzione ai bisogni dei più deboli, i più prosaici intenti dei legittimazione popolare e di caccia di voti?
Il bisogno, per la cooperativa sociale, partecipando a un’iniziativa di chiaro indirizzo politico, di trovare un «sostegno» alle proprie attività, beninteso, qualora il candidato sindaco presente all’incontro risulti eletto?
Sappiamo che quello dell’Alzheimer è un problema di grande e grave rilevanza famigliare e sociale.
Sappiamo che sia il malato che la famiglia che lo assiste hanno bisogno di essere sostenuti con gli strumenti adeguati, sia medici che psicologici.
Ma proprio perché siamo consapevoli della gravità e della delicatezza di queste problematiche e della necessità di intervenire, vogliamo ribadire con fermezza il nostro rifiuto categorico di qualsiasi forma di strumentalizzazione politica dell’Alzheimer, così come delle altre patologie e, in generale, dei bisogni delle persone.
Ricordiamo che strumentalizzare i temi della salute e della fragilità di molte persone e famiglie è un atto meschino e di pessimo gusto.
In ogni caso, mentre da altre parti si consumano eroici quanto improbabili proclami e isterismi vari, i membri della nostra lista e gli attivisti del Movimento 5 Stelle Rovereto, tra cui anche persone operanti nel settore medico sanitario, lavorano da tempo per trovare le migliori soluzioni per la sanità del nostro Comune.
Anche in questo ambito, per noi diventa fondamentale il sistema della partecipazione.
«La salute passa dal sindaco» è il nostro motto per quanto riguarda la voce Sanità del nostro Programma elettorale, perché il cittadino tende spesso a identificare nel suo sindaco il responsabile dell’inefficienza della sanità, ovvero il responsabile dell’incapacità di far pervenire le istanze a chi di dovere in ordine al cattivo funzionamento di alcune strutture sanitarie o degli operatori della sanità.
Il MoVimento 5 Stelle Rovereto ritiene che sia necessario che attorno al lavoro dell’Azienda sanitaria ci sia la compartecipazione della comunità, che è espressione della volontà dei cittadini.
Ecco che diventa importante, quindi, il ruolo del sindaco nel controllo dei processi sanitari.
A tal fine l’amministrazione pentastellata proporrà la creazione di un assessorato al benessere, coordinatore obbligatorio di tutte le attività della Giunta e che avrà la delega di proporre migliorie e azioni in ogni attività degli altri componenti a fini di benessere dei cittadini.”Paolo Vergnano