Serodoli resta Serodoli ma fino al 2018 (e dopo?)

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Finalmente il 26 gennaio scorso è arrivata la conferma dall’assessore all’urbanistica Carlo Daldoss che ha ribadito che la vicenda, per la Giunta, è chiusa: “Su Serodoli il Pup ha fatto scelte radicali: nuovi impianti non ce ne saranno. L’ampliamento di Serodoli non è in discussione. Sicuramente non lo è fino al 2018, poi sarà responsabilità di chi viene dopo fare altre scelte. Da qui al 2018 non se ne parla più. Avrei piacere che se ne prendesse atto”. Parole importanti anche se ci chiede cosa accadrà dopo il 2018. Nel frattempo il risultato di breve periodo è stato raggiunto. Durante la Terza Commissione del Consiglio Provinciale nel pomeriggio sempre del 26 gennaio si è tenuta l’audizione dei rappresentanti, Luigina Elena Armani, Michele Zeni e Paolo Querio, dell’Osservatorio spontaneo sul rispetto per l’ambiente, che ha racconto 5261 firme contro l’espansione delle piste da sci e degli impianti in Trentino. Iniziativa partita dalla vicenda di Serodoli a Madonna di Campiglio.

Filippo Degasperi ha ricordato di aver portato in Consiglio la questione Serodoli con una mozione del M5S ed ha aggiunto che sul turismo va percorsa una strada diversa da quella percorsa fino ad oggi. La mozione, ha ricordato, era finita 10 a 10 spaccando la maggioranza e ora si spera che la petizione serva a far riflettere i consiglieri per arrivare ad una nuova discussione in Consiglio per salvare l’ultima zona intatta di Campiglio. Il danno dei 15 km in più, ha affermato Degasperi, sarebbe superiore ai benefici per una località che ha già 150 km di piste.