Settimana da lunedì 22 a venerdì 26 giugno

Amiche e amici a 5 stelle,

permettetemi di dire anzitutto che sono distrutto, ma la-costituzione-della-repubblica-italianaorgoglioso del lavoro che abbiamo fatto in Parlamento durante questa “settimana bianca della democrazia”. Mai come in questo frangente il nostro ruolo è stato decisivo all’interno del Parlamento: abbiamo sostenuto ben 50 ore di seduta per bloccare il tentativo di stravolgere la Costituzione e approvare il ddl di riforma di corsa e sotto l’ombrellone, quando l’attenzione della società è naturalmente molto modesta. Il Governo Letta è un lupo travestito da agnello. Il Paese deve sapere che vogliono scardinare la democrazia. Noi faremo di tutto per impedirlo.

Lunedì sono stato impegnato con i lavori sul “decreto del fare”, il primo provvedimento politico del Governo che, appena presentato, non ha retto la prova del fuoco dell’esame in Aula ed è stato rispedito in Commissione. Poi ho lavorato agli emendamenti da presentare al testo, seguendo al contempo gli altri provvedimenti in Affari Costituzionali: tra questi, il ddl contro l’omofobia. Ho scritto anche a proposito delle responsabilità del Pd nella vicenda Shalabayeva, che avrebbe imposto le dimissioni del Ministro Alfano.

Martedì il quotidiano L’Adige ha pubblicato una mia lettera sul rinnovamento della classe politica e l’approvazione di una nuova legge elettorale. Sono intervenuto anche sulla cosiddetta riforma del finanziamento pubblico ai partiti presentata dal Governo. In mattinata abbiamo svolto una riunione con i colleghi della Commissione Affari Costituzionali per decidere come operare rispetto al ddl di riforma costituzionale e abbiamo convenuto che di fronte al tentativo di forzare l’articolo 138, la serratura della Costituzione che custodisce la nostra democrazia, non ci resta altro che la resistenza ad oltranza! Quindi in assemblea per il rush finale sul “dl del fare”: quando il Governo, dopo aver abusato della decretazione d’urgenza e del ricorso al voto di fiducia, ha preteso anche che presentassimo pochi emendamenti, abbiamo annunciato che avremmo messo in campo la più strenua opposizione al provvedimento. Altro che ostruzionismo, la nostra è una “disobbedienza civile”!

Mercoledì, in una conferenza stampa, abbiamo spiegato le ragioni della nostra opposizione al ddl di riforma costituzionale e alla sua approvazione in tempi rapidissimi. Poi è entrata nel vivo la “maratona” di interventi e di presidio dell’Aula, giorno e notte, senza sosta. Poche ore di sonno e giovedì di nuovo in Assemblea. Nel pomeriggio partecipato anche all’Ufficio di Presidenza della Camera per comunicare il no del MoVimento 5 Stelle alla rata di luglio del finanziamento pubblico. Siamo stati ovviamente i soli a rinunciare, gli altri partiti hanno sottratto ai cittadini ben 91 milioni di euro. Poi in Aula ho svolto 3 interventi fino a notte fonda pur di ritardare il più possibile i lavori. Venerdì mattina stesso registro. Una seduta fiume di tre giorni che alla fine è stata sospesa: li abbiamo presi per sfiancamento e si sono arresi prima loro. Intanto attenzione alla Ia Commissione, perché il Pdl ha presentato un emendamento con cui pensa addirittura di depenalizzare con un colpo di spugna il finanziamento illecito ai partiti. La Banda Bassotti colpisce ancora, vigileremo anche su questo. Ma intanto abbiamo ottenuto quello che avevamo chiesto: il ddl costituzionale sarà discusso a settembre. Vinciamo noi! A riveder le stelle,

Riccardo.