I soldi dei roveretani depositati in Cassa del Trentino SpA?


Leggiamo le notizie giornalistiche che enfatizzano la pubblicazione del bilancio della Cassa del Trentino SpA all’interno del quale sembra si delineino scenari grotteschi.

I comuni trentini sono in affanno costante per la redazione del loro bilancio e giustamente si chiede loro di risparmiare in ogni ambito.
Ma in questo frangente di difficoltà economica e di continua crisi del commercio e di drammi personali sempre più evidenti, risulta quantomeno sgradevole percepire che quasi mezzo miliardo di contributi provinciali siano depositati presso una banca, la quale non sembra neppure versare in buone condizioni.

Ci chiediamo perché ai cittadini roveretani venga negato un reddito di cittadinanza, un trasporto pubblico più efficiente, una sanità equa, mentre si depositano i contributi provinciali in un istituto di credito.
I cittadini devono sapere quanti siano questi soldi, se sono vincolati e quando potranno essere richiesti, se e quanti interessi abbiano maturato nel frattempo.
Inoltre, crediamo che la popolazione dovrebbe essere in grado di decidere autonomamente se, e come, depositare i propri soldi in qualsivoglia istituto di credito.

Non è più ammissibile che amministratori, che magari non c’entrano nulla col nostro territorio, di fatto gestiscano fondi destinati alla nostra Città.
Per questo avevamo richiesto il referendum su temi di investimento e deposito finanziario, referendum che, da quanto abbiamo capito di questa storia, sarebbe giusto indire se il Consiglio Comunale lo avesse accordato ai cittadini.

Consigliere Comunale M5S Rovereto
Paolo Vergnano


Rovereto, 13 maggio 2016

Al Presidente del Consiglio Comunale di Rovereto
Mara Dalzocchio
Al Sindaco
Francesco Valduga
All’Assessore competente

Oggetto: Soldi dei roveretani depositati in Cassa del Trentino SpA

Leggiamo da notizie di stampa la presentazione enfatica del bilancio 2015 di Cassa del Trentino SpA.

Mancando la pubblicazione ufficiale leggiamo le notizie giornalistiche che narrano di debiti rappresentati
«dai contributi in conto annualità assegnati dalla Provincia non ancora erogati ai beneficiari.»

Tali debiti sembrano rappresentare «il valore attuale dei contributi in annualità assegnati dalla Provincia Autonoma di Trento in attesa di richiesta da parte degli enti beneficiari.»

Ovvero, interpretiamo, che la Provincia abbia assegnato a Cassa del Trentino le somme le quali, non si sa per che motivo, non sono ancora state richieste dagli enti, ovvero i Comuni, beneficiari.
Tali somme non sembrano essere di poco conto.

Una piccola cronistoria indica che nel 2013 i «debiti per contributi in conto annualità da erogare» furono di 383 milioni, nel 2014 di 497 milioni, lievitate a 581 milioni nel 2015.

Più di mezzo miliardo che sarebbero dovuti essere versati nelle casse dei comuni trentini e che sono attualmente depositati nell’istituto di credito provinciale.

Vista l’ingente somma, questo capitale dovrebbe essere maggiorato degli interessi che, per evidenti motivo, non dovrebbero essere valutati come un deposito privato di qualche migliaio di Euro, ma crediamo, debitamente rivalutati.

Per tali motivi si chiede:

  1. il dettaglio annuale, dal 2013 in poi, dei contributi già assegnati dalla Provincia e non ancora erogati al Comune di Rovereto;
  2. l’anno di assegnazione e la destinazione prevista di ciascun contributo, relativi al Comune di Rovereto;
  3. l’ammontare di ogni singolo contributo riconosciuto dalla Provincia e il valore attuale dello stesso come contabilizzato nel bilancio di Cassa del Trentino, relativo al Comune di Rovereto;
  4. il valore degli interessi che la Cassa del Trentino dovrebbe al Comune di Rovereto nel caso di immediata riscossione del credito alla data della risposta a questa interrogazione;

Consigliere Comunale M5S Rovereto
Paolo Vergnano

Contributi roveretani in Cassa del Trentino