Spazi per eventi in città e musica serale


Pur comprendendo e condividendo le motivazioni ambientali per le quali il comune di Trento ha negato l’utilizzo degli spazi sul Doss Trento per eventi musicali, siamo a fare alcune riflessioni in merito.

Se è vero e ragionevole preservare l’ambiente dei gufi, soprattutto in questo momento delicato della nidificazione, è altrettanto vero che non si può precludere l’utilizzo di uno spazio comune come quello offerto dal Doss Trento per tutto l’anno. Dovessimo applicare questo criterio sempre, allora sarebbero da abolire tutti gli eventi di “Suoni delle Dolomiti” ed altri ancora.

Quello che chiediamo all’amministrazione è di applicare dei criteri ragionevoli e che sfruttino al meglio gli spazi cittadini.

Ricordiamo che ai tempi dell’annessione della città di Trento all’Italia il Doss Trento venne ceduto dal Demanio al Comune. Su tale atto di cessione il Comune si impegnava a realizzare un ascensore di collegamento tra la città ed il colle. Sappiamo come funzionano queste cose e abbiamo visto che l’ascensore è caduto nel dimenticatoio, rimane il fatto che con tale richiesta si sottolineava la grande valenza turistico-ambientale che ha il Doss Trento per la città.

Quello che chiediamo è di ripristinarne la possibilità di utilizzo durante l’anno, con le debite eccezioni come quella relativa ai gufi, e di valorizzare questo luogo ricco di fascino e storia e che potrebbe essere una delle mete turistiche di pregio della città.

La questione Cafè de la Paix e dei locali del centro, così come affrontata dall’assessora Ferrari non ci pare risolutiva. I locali che propongono intrattenimento musicale sono già schermati acusticamente, come prevede la normativa, inoltre tale sistema risulta efficace nella stagione più fredda quando l’attività si svolge all’interno.

Con l’arrivo della bella stagione però non si avrebbe più tale beneficio. Quello che proponiamo come intervento strutturale è piuttosto un incentivo per l’acquisto di infissi acusticamente schermati per gli abitanti degli alloggi limitrofi alle attività fonte di rumore ma in primis auspichiamo che venga finalmente redatto il Regolamento Comunale per gli spazi musicali e che venga qui introdotta la responsabilità soggettiva di chi fa effettivamente rumore. Solitamente infatti non è il locale od il gestore la causa del problema ma gli avventori, che con il loro sostare e vociare (anche oltre l’orario di chiusura), sono la principale fonte di rumore molesto.

In altre città a vocazione universitaria, ad esempio Bologna, i locali hanno quasi tutti un servizio d’ordine che funge proprio da mitigatore dei rumori, invitando la clientela all’esterno a spostarsi o a limitare il frastuono.
Tale regolamento è ancora in fase embrionale ma ci auguriamo si riesca a terminarlo ed approvarlo in tempi utili dando uno strumento efficace per chi opera nel settore a chi dovrebbe
far rispettare le norme.

I consiglieri Comunali M5S Trento
Marco Santini
Paolo Negroni
Andrea Maschio