Stoppato l’appalto del servizio di primo soccorso ortopedico a Madonna di Campiglio e Pozza di Fassa. Di chi le responsabilità?


Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato

quotidiano adige barrato

Verso la fine di gennaio il TAR ha dichiarato nulla la gara che assegnava il servizio ambulatoriale di primo intervento ortopedico per le strutture di Madonna di Campiglio e Pozza di Fassa al Centro Medico Fiemme S.r.l. di Predazzo, condannando anche APSS e operatore sanitario privato al pagamento delle spese di giudizio per oltre 3 mila euro ciascuno. In conseguenza di tale sentenza la gara dovrà ovviamente venir rifatta.
Questa decisione porta nuovamente alla ribalta la questione della privatizzazione strisciante dei servizi sanitari provinciali. Nel caso specifico infatti a venir ceduto alla gestione privata era stato un servizio ben gestito dal pubblico e per esso economicamente redditizio, laddove non si ravvisava certo la necessità di effettuare economie, fra l’altro rivelatesi esigue alla luce dei fatti, senza contare il danno arrecato agli ospedali di valle dalla perdita di pazienti, visto che quello dei numeri calanti è l’argomento utilizzato poi dalla stessa APSS per ridurre e indebolire ulteriormente la rete dei presidi locali a favore dell’accentramento su Trento, le cui strutture a loro volta vengono messe a dura prova dall’afflusso di pazienti provenienti da realtà che fino a pochi anni prima gestivano benissimo in autonomia la gran parte dei casi loro assegnati.
Allo scopo di far luce sui tanti aspetti oscuri di questa vicenda ho presentato un’interrogazione tramite la quale spero di riuscire ad ottenere finalmente alcune risposte per i cittadini trentini, che lo ricordo, godono dei medesimi diritti ovunque risiedano.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle