Transdolomites in un’ottica di potenziamento dei trasporti pubblici

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La richiesta di impegno a promuovere e sostenere il progetto della ferrovia delle valli Cembra, Fiemme e Fassa effettuata dall’Associazione Transdolomites ci trova d’accordo. Occorre informare correttamente e in modo esauriente la popolazione trentina riguardo le possibilità di una diversa mobilità in funzione di un abbattimento sostanziale del traffico automobilistico. Tale opera deve essere compresa in ogni sua forma, e vagliata non solo dai promotori e dai sostenitori, ma dalla popolazione tutta.

Noi sosteniamo con forza un nuovo metodo di mobilità provinciale e la realizzazione di collegamenti tramviari innovativi potrebbe trovare il favore delle popolazioni e dei territori che dovrebbero essere servite. Siamo solo molto perplessi riguardo alla tipologia di finanziamento proposta, in particolare siamo contrari al metodo del project financing, e vorremmo trovare insieme sistemi di finanziamento di scopo alternativi. Vogliamo però essere onesti e non dare un semplice appoggio elettorale, senza alcuno sbocco successivo come faranno altre forze politiche, ma offrire un obiettivo comune per la popolazione trentina.

Il Trentino tutto necessita di una politica del trasporto pubblico differente. Occorre avere il coraggio di comprendere che solo il trasporto pubblico ha la capacità di abbattere il traffico prodotto dalle automobili private. Siamo quindi favorevoli all’attuazione di un nuovo programma per trasporto pubblico che includa alcune tappe:

  • risparmio di risorse interne a Trentino Trasporti Esercizio e Trentino Trasporti, in particolare nelle voci dei Consigli di Amministrazione, dirigenti e delle consulenze esterne;
  • utilizzo di tali risorse risparmiate per rifinanziare il trasporto pubblico rendendolo gratuito per tutto il territorio provinciale, con un minimo rifinanziamento che potrebbe, magari in collaborazione di Transdolomites stessa, arrivare dalla Commissione Europea. L’obiettivo di tale tappa è l’abbattimento del 20% del traffico automobilistico provinciale;
  • sperimentazione di 1 anno (2013-2014) del nuovo sistema;
  • referendum popolare a quorum 0 per la scelta del miglior metodo condiviso di realizzazione delle opere.

Questo metodo servirebbe anche a far decidere le altre aree trentine investite dello stesso problema, Alto Garda, Valle dell’Adige, Val di Non e Valsugana, fin anche a pensare alle Giudicarie. Il costo da noi preventivato per tale periodo è di circa 40 milioni di euro, calcolati per tutto il Trentino compresa la realizzazione del Referendum.

Un nuovo sistema turistico e imprenditoriale passa anche dalla soluzione semplice e poco costosa delle problematiche dettate dalla politica miope fin’ora perpetuata in campo della mobilità.

di Paolo Vergnano – Candidato consigliere M5S

PS. Dichiarazione del luglio scorso su Transdolomites