Dopo il versamento di 4.226,00€ al fondo nazionale per il microcredito alle imprese effettuato dal consigliere provinciale del m5s Filippo Degasperi il 6 maggio 2015, pubblichiamo per trasparenza i dettagli delle spese sostenute e rendicontate.
Lo stipendio netto effettivo trattenuto dai portavoce m5s è di 3096,00€ mensili. Dall’ammontare della rimanenza vengono tolte le spese sostenute per l’esercizio di mandato, iniziative seguite o altro.
Per il quinto trimestre di attività le spese sostenute corrispondono alla quota della diaria a disposizione (2.100,00€ per tre mesi) che sono così suddivise:
Il netto in busta paga dei 3 mesi è pari a 16.328,54€ nei quali è compresa la diaria (2100,00€) e il rimborso diretto del Consiglio per altre spese sostenute per le attività di incarico che per il periodo sono di 714,12€.
L’ammontare del versamento (4.226,00€) emerge quindi dalla differenza tra il totale netto delle tre buste paga (16.328,54€) e le voci presenti in busta paga da detrarre quali:
– 9288,00€ stipendio effettivo portavoce
– 2100,00€ rimborso per diaria
– 714,12€ rimborso spese per attività di Consiglio
Non va dimenticata anche la rinuncia da parte del consigliere provinciale all’indennità da questore pari a 510,00€ mensili che dall’inizio del mandato ammonta ormai a 7.650,00€.
Fatti tangibili questi… che non necessitano di leggi, decreti o altre normative burocratiche per essere adempiuti onestamente.
Fatti che in tutto il panorama politico italiano compie solo il MoVimento 5 Stelle.
In questi decenni in cui si continua ad assistere ad uno scadimento del ruolo del politico coinvolto in quotidiani procedimenti giudiziari per interessi personali o di partito, solo il MoVimento 5 Stelle ha sentito l’esigenza di dare un esempio in controtendenza, distinguendosi dopo le parole anche nei fatti.
L’onestà andrà di moda
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