Valdastico Nord: il Governo è incoerente e il PATT tradisce i suoi elettori

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Viabilità

Il M5S ritiene che il progetto del completamento della Valdastico Nord non porterebbe alcun reale beneficio a livello sia economico che viabilistico. Basti leggere lo stesso piano finanziario della Serenissima, che dimostra infatti che il progetto non si pagherebbe mai, visto che i transiti previsti dagli stessi proponenti sarebbero insufficienti a coprirne i costi di costruzione e di esercizio. Si tratterebbe quindi di un progetto senza alcun ritorno economico che comporterebbe danni ambientali irreversibili ai territori che andrebbe ad attraversare.

Bisogna poi sottolineare l’incoerenza del Governo: da una parte dice di voler puntare sul traffico merci su rotaia così da poter proporre il progetto della nuova ferrovia del Brennero, dall’altra intende costruire una nuova autostrada di 44 km in gran parte in galleria che convoglierebbe parte del transito merci che invece dovrebbe prendere la via del polo intermodale del Quadrante Europa di Verona. Quanto a incoerenza il Governo pare comunque essere in buona compagnia: se la Provincia autonoma di Trento di colpo avallasse la Valdastico questo infatti significherebbe un ribaltamento a 180° di tutte le affermazioni fatte sin qui riguardo alla fantomatica strategia di mettere i “tir sui treni”, che di colpo si rivelerebbero bugie vuote, dette solo per carpire consenso elettorale.
Sconcertanti sono poi le dichiarazione del PATT, che tradisce i suoi stessi elettori: nel 2013 in fase pre-elettorale aveva promesso ai cittadini una ferma opposizione al progetto della Valdastico Nord, oggi invece la ritiene un’opera utile e necessaria con la condizione che non esca più a Besenello ma a Mattarello.
Il M5S ha le idee molto chiare su questo argomento: in Italia le grandi opere, come dimostrano le inchieste della magistratura, servono solo ad alimentare il sistema delle tangenti che coinvolge la politica. La Valdastico Nord, visti i traffici modesti che attrarrebbe e i suoi ingenti costi economici ed ambientali, è un’opera inutile e dannosa. Il futuro del trasporto merci è invece nella ferrovia e va ribadito che la ferrovia esistente, se utilizzata in modo efficiente, sarebbe in grado di liberare la A22 dal traffico merci.
I consiglieri M5S contestano poi, oltre che nel merito, anche nel metodo il modo in cui la Provincia si sta muovendo. Che il Comune di Trento (interessato dall’ipotesi della nuova uscita a Mattarello) non sia stato tempestivamente coinvolto nelle recenti fasi della discussione istituzionale su questa grande opera ci sembra un fatto molto grave. Incitiamo la Giunta Andreatta a far sentire forte la propria voce in merito.

Filippo Degasperi
Andrea Maschio
Marianna Demattè
Paolo Negroni